(Corriere dello Sport - G.D'Ubaldo) Montella chiede chiarezza. Il tecnico che ha chiuso il suo mandato con 24 punti in 13 partite aspetta di conoscere le decisioni della nuova proprietà.
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Montella: “Se devo andarmene, me lo dicano subito”
(Corriere dello Sport – G.D’Ubaldo) Montella chiede chiarezza. Il tecnico che ha chiuso il suo mandato con 24 punti in 13 partite aspetta di conoscere le decisioni della nuova proprietà.
Ha la serenità di chi ha fatto tutto quello che poteva. E con serenità aspetta di arrivare all’incontro, che dovrebbe esserci nei prossimi giorni. Per conoscere il suo futuro: « Non mi è stato detto nulla. Mediaticamente il mio destino fino a una settimana fa era quello di restare l’allenatore della Roma al novanta per cento, ora le cose si sono invertite. Mi dovranno dire qualcosa in settimana, così anche io posso valutare il mio futuro» . Montella è soddisfatto del suo lavoro: «Non mi do percentuali. Sono stato valutato dall’attuale dirigenza, la cosa mi ha gratificato, sono piaciuto, ho dimostrato soprattutto a me stesso che posso fare l’allenatore, anche gli attestati di stima dei giocatori sono stati spontanei. Non so quando avrò l’inocntro con Sabatini, non ho la sua agenda... » . Comunque la strada ormai è segnata: continuerà in ogni caso a fare l’allenatore tra i grandi: «Prima che mi dessero la prima squadra il mio programma era diverso. Mi sarebbe piaciuto fare tutto il tirocinio. Evidentemente con queste difficoltà, queste dimensioni mi sento diverso, pronto. Mi sembra difficile tornare tra i ragazzini, ormai il salto l’ho fatto. Questi tre mesi così sono come tre anni di tirocinio» .
IDEE -A Montella le offerte non mancano, ma aspetta di conoscere le intenzioni dei nuovi dirigenti. Perchè entro pochi giorni il suo contratto che lo lega alla Roma anche per il prossimo anno può essere risolto. Dipende da lui:«Non ho parlato con nessun dirigente di altre società. Gli addetti ai lavori lo sanno. Attendo di conoscere prima le decisioni di chi adesso mi ha sotto contratto, ma mi lusinga molto essere in qualche modo chiacchierato». Se non fosse più l’allenatore della Roma gli resterebbe comunque una grande ricordo e di questa esperienza farà tesoro:«Se non fossi più l’allenatore dovrei essere il primo a saperlo. Sono cresciuto molto in questi tre mesi, in una realtà enorme come Roma. Vivo questa fase molto distaccato. Non mi turba che contattino altri tecnici, si fa così nel calcio. Si parla, a volte si fa sapere altre si cerca di nasconderlo».
TEMPI RAPIDI -Montella è lucidissimo e sa quello che vuole:«C’è un termine entro il quale bisogna decidere se esercitare l’opzione per il secondo anno. I tempi sono maturi, in questi giorni. Ho molta stima dei nuovi dirigenti, ho avuto un rapporto con Baldini, credo che mi debbano dire qualcosa, anche per programmare non si può aspettare oltre. Anche io devo scegliere cosa fare, in base a cosa mi viene proposto». L’ultima frase descrive lo stato d’animo di Montella, che ha preso una squadra vicina al tracollo e alla quale non ha potuto trasferire le sue idee:«Qualcosa di mio probabilmente non sono riuscito a darlo, anche se siamo rimasti a galla avrei potuto dare qualcosa di più. Ma quando mi hanno affidato la squadra era più facile qualcosa di meno ».
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