(La Gazzetta dello Sport - A.Catapano) - L’Aeroplanino perde quota, ma l’affannosa rincorsa della Roma al 4 ° posto c’entra relativamente. La ragione è più umana che tecnica: Montella paga gli attestati di stima dei suoi giocatori, da Totti a De Rossi, così netti da apparire «sospetti» alla nuova proprietà.
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Montella più lontano dalla Roma
(La Gazzetta dello Sport – A.Catapano) – L’Aeroplanino perde quota, ma l’affannosa rincorsa della Roma al 4 ° posto c’entra relativamente. La ragione è più umana che tecnica: Montella paga gli attestati di stima dei suoi...
Possibile? Sì, perché ripetuti e quindi— è la riflessione cui sono giunti Franco Baldini e Walter Sabatini — sintomo di un rapporto «troppo paritario» con i calciatori. Un allenatore non ha bisogno di difese pubbliche né di comitati di sostegno. Oltretutto, non depongono a favore di Montella nemmeno le ultime prestazioni. L’allenatore aveva chiesto ai nuovi proprietari di essere giudicato per il lavoro, non per la classifica finale. Ma il piazzamento rischia di essere la cosa migliore della sua gestione. Ha colpito negativamente anche la caduta di personalità della squadra. Per tutto questo, Montella è ad un passo dalla bocciatura finale.
Identikit Lo tiene in vita giusto la penuria di alternative concrete. La scelta del sostituto, infatti, si è rivelata complicata. Il rifiuto di Villas Boas, l’impossibilità di strappare Guardiola al Barcellona, le pretese di Ancelotti, hanno costretto Baldini e Sabatini a ricominciare daccapo. Gli altri nomi circolati sono, per motivi diversi, tutti fuori concorso: Wenger non è stato proprio preso in considerazione; Mazzarri e Delio Rossi non presentano il «profilo giusto per la Roma» ; idem per Gasperini. Qual è il profilo allora? Giovane ma non inesperto, dimostri conoscenze e personalità, sposi il progetto di DiBenedetto, preferibilmente sia uno straniero. Nella lista di Franco Baldini c’è il tedesco Jurgen Klopp, vincitore della Bundesliga con il Borussia Dortmund: ha trionfato con una squadra giovane e divertente, non aveva grandi nomi a disposizione, ma i calciatori sono cresciuti con lui. Proprio quello che si vorrebbe dalla Roma del prossimo anno, il primo dell’era americana. Unica controindicazione: che Klopp voglia viversi il suo ciclo a Dortmund. Perciò si fanno altri nomi, ma al momento sono solo idee: Deschamps, Rijkaard, Van Basten. Baldini e Sabatini, comunque, non hanno bisogno di presentarsi con un grosso nome: la Roma diventerà una società forte, con ruoli e obiettivi chiari. Il modello è il Milan che un anno fa non si è posto il problema di prendere Allegri. Cambio di rotta Domani si gioca Catania-Roma. Non è un dettaglio, ma ieri tenevano banco altre due questioni. La prima: ottenuto dalla Corte federale lo sconto di una giornata a Perrotta, che sarà disponibile con la Sampdoria. Decisive le scuse dei giocatori (anche De Rossi si è presentato) e l’intervento di Gian Paolo Montali, che ha ribadito l’attenzione del club agli aspetti disciplinari. Ultima questione, ma importante: il Cda di Roma 2000 ha inviato la risposta alla lettera in cui DiBenedetto chiedeva chiarimenti in merito alla posizione del club sui diritti tv. Nella missiva— spiegata in una conference call— Uni-Credit ha replicato che «la questione non rientrava tra le materie di condivisione contrattuale» ma si è impegnata a stabilire una linea comune in futuro, con riunioni settimanali. Se ne deduce che difficilmente Rosella Sensi potrà continuare a schierarsi con le grandi in Lega.
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