(Repubblica - M.Pinci) I giallorossi vogliono battere il Chievo per sperare ancora nel quarto posto: "Ma non dipende solo da noi". Il tecnico parla dell'aggressione aMenez: "Sono dispiaciuto, questi non sono tifosi". Con i veneti ancora panchina per Borriello.
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Montella non chiude la porta “Champions? Ci credo ancora”
(Repubblica – M.Pinci) I giallorossi vogliono battere il Chievo per sperare ancora nel quarto posto: “Ma non dipende solo da noi“. Il tecnico parla dell‘aggressione a Menez: “Sono dispiaciuto, questi non sono...
La marea sale. Peggio, inonda la Roma in apnea di oggi. L'aggressione a Menez nella notte dopo Roma-Inter è solo l'ultimo scempio di una stagione che ha saturato l'ambiente di insoddisfazione e rabbia. Un episodio che ha colpito ovviamente Menez, rinvigorendo i suoi già saldi propositi di addio. Anche Montella non si nasconde: "Sono dispiaciuto per quanto accaduto. Sono certo che lo sia anche la maggior parte dei tifosi, che certamente non sono questi, anche se quella di martedì non è una bella immagine per i supporters della Roma. Lui vuole reagire, si è allenato bene, gli siamo vicini. Ma sotto l'aspetto psicologico è disponibile". "NON COLPEVOLIZZATE MENEZ E VUCINIC" - A cinque giornate dalla fine della stagione, la Champions somiglia sempre più a un'utopia per la Roma, nonostante il calendario che attende Lazio e Udinese dovrebbe lasciare almeno qualche speranza. I tifosi hanno invece già abbandonato ogni sogno passando ai processi. Chi ha bersagliato di sassi la vettura di Menez, ha voluto addirittura eseguire una personale sentenza. Montella non ci sta: "Sarebbe un grave errore colpevolizzare Menez e Vucinic. Nessuno deve nascondersi dietro a questo e nessuno deve cercare alibi. Me compreso". Proprio lui, il giorno dopo l'agguato, aveva discusso sul campo con il francese. "Con Menez ho un ottimo rapporto - sorride Montella - può darsi che io non gli sia simpatico ma non credo. Chiedete a lui". Non antipatia ma critiche, quelle ricevute dal tecnico in questi giorni: "Ma pensavo di riceverne più - ammette il tecnico - e comunque io vado avanti per la mia strada". "SERVONO PERSONE LEGITTIMATE" - A pesare, inevitabilmente, i risultati della squadra, chiamata agli ultimi esami. Montella lo sa: "Fino a due giorni fa vedevo sfiducia nei giocatori, gli altri trovano gol da 30 metri... C'è stato un clima difficile per qualche giorno, oggi molto meno". Per questo "la Roma non deve staccare la spina e non accadrà. Se vinciamo domani potremmo essere più in corsa di quanto si possa pensare oggi. Per noi c'è una micro possibilità di rientrare nel giro. La Lazio potrebbe perdere a San Siro e l'Udinese può zoppicare. Poi dovrò essere giudicato". Anche perché l'allenatore è un uomo solo, come conferma l'ex centravanti: "È la prima cosa che insegnano a Coverciano. Io però ho persone vicine che mi aiutano nel mio lavoro e persone che non ho quotidianamente ma sento vicine". Forse, però, qualcosa in più occorrerebbe: "Se ci fossero persone legittimate dalla nuova proprietà sarebbe meglio per tutti". Proprietà con cui il tecnico non tradisce contatti: "Se ne parla tanto, io non voglio parlarne". TOTTI INSEGUE BAGGIO - In attesa, non resta che aggrapparsi a Totti. Il capitano riprende domani la sua corsa a Roberto Baggio: 204 gol con la Roma, meno uno dal "Codino" e ipotesi di un aggancio e magari anche sorpasso. "Mi auguro possa presto superarlo", spera Montella. "Totti è un valore della squadra, tornato centravanti ha fatto grandi cose e non solo sotto rete, ma da combattente quale è, da trascinatore". Totti sì, per la Roma di oggi, si traduce spesso in Borriello-no. L'allenatore conferma senza troppi giri di parole: "Non è vero che non possa giocare con Totti. Ma Nel 4-4-2 gli esterni devono avere caratteristiche diverse dai giocatori che abbiamo. Totti rende sicuramente di più da centravanti, e non solo in fase realizzativa. E se gioca a questi livelli, va a discapito di Borriello, ma l'allenatore deve scegliere". E, anche stavolta, sceglierà di farne a meno. Con Totti, spazio a Menez e Vucinic esterni con Perrotta trequartista centrale. In difesa, dietro alla coppia De Rossi-Pizarro, il consueto quartetto con Cassetti, Burdisso, Juan e Riise. La squadra più equilibrata possibile, in questo momento, per Montella: "Equilibri che bisogna sempre avere e a volte abbiamo perso. Non deve accadere. Ma abbiamo il dovere di dare il meglio per noi stessi, voglio uscire sempre dal campo a testa alta". Le ultime speranze europee passano anche da qui.
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