rassegna stampa roma

Montella-Mihajlovic, strana sfida

(Il Romanista – G.De Vecchi) – «Montella? Meglio affrontarlo da allenatore piuttosto che in campo». Così ha parlato Sinisa Mihajlovic, allenatore della Fiorentina, un paio di giorni fa.

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(Il Romanista - G.De Vecchi) - «Montella? Meglio affrontarlo da allenatore piuttosto che in campo». Così ha parlato Sinisa Mihajlovic, allenatore della Fiorentina, un paio di giorni fa.

Evidentemente il ricordo di tutte le volte in cui Vincenzo Montella gli ha fatto girare la testa non se n’è ancora andato dalla testa dell’ex giocatore di Stella Rossa, Roma, Sampdoria, Lazio e Inter. La prima volta fu nel derby d’andata della stagione 1999-2000, il derby del millennio, il 4-1 rifilato alla Lazio degli extraterrestri, l’Indipendence Day. Il quarto gol, dopo mezz’ora di gioco, arriva su un lungo lancio di Amedeo Mangone con Montella che s’infila tra Mihajlovic e Marchegiani, li lascia sul posto e segna. E due anni dopo, quando Vincenzo ne fa addirittura 4 da solo alla Lazio, a guardarlo in campo c’è anche Mihajlovic, non solo gli occhi sbarrati di Nesta che nell’intervallo va a nascondersi. Fino alla Coppa Italia 2002-2003, gara di ritorno. Montella segna raccogliendo una respinta di Marchegiani su un colpo di testa di Samuel. E chi aveva anticipato l’argentino? Proprio Mihajlovic. Se poi per Sinisa sarà meglio affrontarlo da allenatore, lo vedremo domenica. E probabilmente i due andranno a scoprirlo senza neanche troppa acrimonia l’uno verso l’altro, dato che di cose in comune ne hanno molte. La Sampdoria, innanzitutto, dove hanno giocato insieme tra il 1996 e il 1998, due stagioni senza successi ma in cui si affermarono come le colonne della squadra allora allenata da Eriksson. E il tecnico svedese è un altro anello di congiunzione importante nella storia di Montella e Mihajlovic, perché ha allenato sia la Roma (dal 1984 al 1987) sia la Fiorentina (dal 1987 al 1989), precedendoli quindi sulle panchine che domani li metteranno di fronte. In comune con i due allenatori (che quando erano giocatori avevano anche lo stesso procuratore, Sergio Berti), peraltro, Eriksson ha anche il fatto di aver cominciato da giovanissimo. Era invece “solo” giovane quando arrivò in Italia, alla Roma, a 36 anni, la stessa età di Montella. Mihajlovic invece, dopo qualche anno da secondo di Mancini, ha cominciato a fare da solo a 39 anni al Bologna, ma è andata male. Meglio al Catania, l’anno scorso. Quest’anno non è stato affatto semplice per Mihajlovic, anche se ultimamente la sua Fiorentina è in ripresa. La formazione viola è imbattuta da 7 turni, non perde dal 29 gennaio scorso, quando si arrese 2-0 davanti alla Lazio. Poi sono arrivati tre pareggi (con Parma, Sampdoria e Bari) e 4 vittorie (con Genoa, Palermo, Catania e Chievo). Il cammino di Montella, invece, è risaputo: un pareggio e tre vittorie, l’ultima delle quali domenica scorsa contro l’ex squadra di Mihajlovic. Già, perché il tecnico viola non starà tanto a chiedersi se è meglio affrontare Montella da giocatore o da allenatore, ma sicuramente vivrà la partita come un derby. E c’è da augurarsi che sia così, visto che da giocatore il derby di Roma non l’ha mai vinto. Già, Sinisa, non sappiamo se è meglio affrontarti da allenatore, ma di sicuro era un piacere affrontarti da giocatore della Lazio.