(Il Romanista) Ha sempre detto, Gian Paolo Montali, che le partite contro quelle che vengono definite "piccole" sono le più insidiose.
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Montali: «Siamo stati bravi a reagire alle difficoltà»
(Il Romanista) Ha sempre detto, Gian Paolo Montali, che le partite contro quelle che vengono definite “piccole” sono le più insidiose.
La Roma, che spesso è scivolata contro squadre dalla media o bassa classifica, lo sa bene. E per questo il direttore operativo ha accolto con soddisfazione i tre punti contro il Chievo, consapevole che la Roma li ha ottenuti in una situazione non semplice, vista la settimana appena trascorsa: «Il modo migliore di presentarsi alla nuova proprietà è dimostrare di saper lavorare, anche nelle difficoltà. Noi saremo giudicati per questo e siamo stati bravi a reagire». La squadra si è dimostrata compatta intorno a Montella, il quale ha speso belle parole per Montali stesso e per Bruno Conti: «Io ci sono sempre e sono vicino alla squadra.
Molte cose vengono dall’esterno, ma noi non possiamo andare dietro a tutto quello che si dice. Oggi (ieri, ndr) siamo molto contenti perché la squadra ha espresso gioco e qualità, è stata determinata e ha giocato bene ».
Montali è poi tornato sulle dichiarazioni di sabato riferite a Open Gate Italia, la società di comunicazione che, fino ad ora, ha affiancato DiBenedetto e soci: «Io mi sono preoccupato di capire se c’era un altro canale di comunicazione per l’As Roma. Ho fatto sapere che chi parla della Roma lo fa a titolo personale, questa cosa va a svantaggio sia nostro che di DiBenedetto. Nessuno ha l’autorizzazione a parlare da parte di DiBenedetto, determinate persone sono state chiamate per fare un lavoro di monitoraggio ma non per parlare a suo nome. Nessuno ha questo compito. Chi parla - ha ribadito, riferendosi anche al commento del futuro presidente dopo Roma-Juventus - lo fa a titolo personale, non significa che non lo farà in futuro ma in questo momento nessuno è delegato ».
Montali ha anche voluto spendere belle parole per Vincenzo Montella. Il rapporto tra i due è ottimo, si confrontano quotidianamente perché, come precisato da Montali «il dirigente deve supportare l’allenatore, io sono stato un allenatore e so cosa vuol dire. Cerco di fare il mio lavoro nel miglior modo possibile. Lui sta lavorando bene con tenacia e coerenza.
Anche con grande personalità. Poi vedremo cosa succederà. La situazione non è idilliaca, ma noi siamo vicini a lui e a tutti i giocatori per lavorare al meglio». Montali ha, infine, commentato ancora una volta l’aggressione dopo Roma-Inter subita da Jeremy Menez che ieri, sul campo, ha dimostrato di aver messo tutto alle spalle: «Quello che è successo merita una condanna totale, siamo vicini al giocatore che ha avuto un comportamento eccellente, ha avuto il supporto di tutti. Chi fa questi gesti è tutto tranne che un tifoso».
C.Z.
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