(Il Messaggero - U.Trani) «Yes». Mezzo urlo, di un bimbo americano di 8 anni, a Boston con la famiglia per la maratona di domani, accompagna la palla in rete dopo il tocco di Hernandez, per il terzo gol del Palermo.
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Mister Thomas cerca casa in centro e contatta Baldini
(Il Messaggero – U.Trani) «Yes». Mezzo urlo, di un bimbo americano di 8 anni, a Boston con la famiglia per la maratona di domani, accompagna la palla in rete dopo il tocco di Hernandez, per il terzo gol del Palermo.
Il pub è semivuoto, anche se la partita dell’Olimpico inizia poco prima dell’ora di pranzo, a mezzogiorno di qui. Sullo schermo le immagini della resa giallorossa, altro che Fort Knocks per dirla alla Montali. Thomas DiBenedetto non lo dirà mai, ma è come se si sentisse il secondo kappaò interno consecutivo, dopo quello con la Juve. E’ in volo mentre i giallorossi interrompono, nuovamente e in modo poco dignitoso, la rincorsa al quarto posto. Il futuro presidente si sposta in Florida, nella sua villa di Fort Myers, e almeno si risparmia l’arrabbiatura. I suoi collaboratori sono perplessi per come a Trigoria è stata preparata la gara. Dovrà spiegare che cosa è successo il direttore operativo Montali, in bilico come gli altri nonostante il contratto che nessuno ha mai ufficializzato e che gli è stato promesso e forse ha già firmato. E lo stesso Montella non esce bene dall’anticipo di ieri.
Non c’è nemmeno l’alibi della negoziazione, chiusa a seimilaseicento chilometri di distanza dalla capitale. Distrazioni non erano ammesse, ma ci sono state. La testa chissà dove. Quasi un’autoepurazione. Pensate a Vucinic: sbaglia a porta vuota sotto la Sud, nella porta in cui segnò all’inter facendo innamorare DiBenedetto. «Va rifatta subito». Nell’entourage dei bostoniani è la prima certezza del day after. Mister Tom si prepara a rifondare la Roma. Con «i miei nuovi manager», contattati in queste ore da Boston, in particolare Baldini che dall’Inghilterra dovrà subito guidare Sabatini, già al lavoro e adesso anche vicino a ricevere il nuovo incarico. Dal comunicato congiunto di ieri (sabato, ore 1,15 in Italia), ecco 75 milioni di nuova finanza. Per il mercato e l’amministrazione ordinaria che comprende il pagamento degli stipendi, l’iscrizione al campionato e le altre scadenze dei prossimi mesi.
L’Opa sarà promossa da giugno, entro settembre, subito dopo e prima della fine del 2011, la ricapitalizzazione (una delle due previste), con 35 dei 75 milioni. Gli altri 40 serviranno per rinnovare la squadra e per far vivere la società: 30 sono il prestito di Unicredit e 10, da restituire in 10 anni, di Roma 2000. Adesso si aspetta la verifica dell’Antitrust. Poi, entro quaranta giorni, l’assemblea dei soci nominerà il nuovo cda (13 membri: 7 del gruppo Usa, 5 della banca più un possibile socio di minoranza) e il presidente. Thomas DiBenedetto dovrà aspettare circa 6 settimane. Intanto si è attivato per trovare casa a Roma, in centro e in posizione protetta. Qui, invece, Pallotta già sta attivando i contatti con la Soccer United Marketing, braccio business della Major League.
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