(Gazzetta dello Sport - A. Pugliese/A. Catapano) - «Difendere e attaccare insieme. E difendere il più vicino possibile a dove si attacca». Facile a dirsi, un po' più difficile a farsi. Almeno per ora e a vedere l'ultima prestazione della Roma, quella sciagurata di Valencia.
rassegna stampa roma
Missione Burdisso: “E' come una finale”
(Gazzetta dello Sport – A. Pugliese/A. Catapano) – «Difendere e attaccare insieme. E difendere il più vicino possibile a dove si attacca». Facile a dirsi, un po’ più difficile a farsi. Almeno per ora e a vedere l’ultima...
Per stasera, invece, la speranza di Nicolas Burdisso è propria questa, vedere dei (notevoli) passi avanti nell'applicazione di gioco e nella sua filosofia. Quella di Luis Enrique, quella che vuole veder la squadra muoversi come un corpo unico, organico, compatto. Faticando, appunto. Sempre tutti insieme.
L'ha voluto sottolineare, Burdisso, quasi a voler lanciare un monito. O un richiamo. Perché la partita di stasera a Bratislava è troppo importante per il futuro della stagione giallorossa e c'è voglia di partire con il piede giusto. «Ha ragione il mister, per noi questa è già una finale e così dobbiamo viverla, considerando che vogliamo arrivare fino in fondo», dice il difensore argentino. Anche se questa non è più la Champions, dove la Roma era abituata ad albergare da un po', ma solo Europa League. «Una competizione che però è cresciuta molto, ora toccherà a noi giocarla come fosse una di livello superiore. Siamo la Roma, dobbiamo sempre giocare a livello del nome che portiamo in giro per l'Europa. E dare sempre il massimo».
Del resto, anche per Burdisso quello di Luis Enrique è un mondo del tutto nuovo. «Stiamo cambiando modo di giocare e personalmente la cosa mi esalta - ammette Nicolas - Ci sono più rischi, è vero, ma è un sistema che ci fa crescere come giocatori, soprattutto a noi difensori». Ed allora stasera toccherà soprattutto a lui proteggere Stelekenburg dagli attacchi dello Slovan. «Insieme ad Heinze? Non lo so, nella nazionale argentina come coppia centrale abbiamo giocato al massimo 4-5 volte insieme. Anche all'ultimo Mondiale, io ero in mezzo e lui esterno». Ed infatti, difesa stasera Nicolas dovrebbe fare coppia con Cassetti.«Cominciano le partite che contano, speriamo di mettere in pratica ciò che il mister ci chiede - dice il difensore italiano - Questa è una gara importante, insidiosa. Dovremo stare attenti, non ci sono più gare scontate». Attenti perché la Roma è in costruzione, come ha ammesso lo stesso Luis Enrique. «Siamo un cantiere aperto, stiamo cercando di cambiare una idea ed una mentalità di gioco - ammette Cassetti -, mettendo in campo un progetto tattico e tecnico che in Italia non si è mai visto. È un'idea affascinante, ma serve del tempo. Speriamo di bruciare qualche tappa in fretta, perché le partite che contano arrivano una dietro l'altra». Sperando che stasera la difesa vada meglio di altre volte. «Ma non è che la difesa che subisce tanto - chiude Cassetti -, si attacca e si difende in undici». Appunto, proprio quello che ha sottolineato Burdisso. A cominciare da oggi, può essere un altro giorno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA