(Corriere dello Sport - P.Torri) Se qualcuno aveva ancora un dubbio, ieri Walter Sabatini glielo ha spazzato via. Mirko Vucinic è sul mercato.
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Mirko e la Roma, un amore a metà
(Corriere dello Sport – P.Torri) Se qualcuno aveva ancora un dubbio, ieri Walter Sabatini glielo ha spazzato via. Mirko Vucinic è sul mercato.
Per scelta anche del giocatore che, da tempo, ai vertici societari aveva comunicato che non si sarebbe opposto a una sua cessione, anzi che sarebbe stata pure gradita. Sabatini, peraltro, è andato oltre, definendo pure i contorni di una possibile trattativa con la squadra, la Juventus, che, anche se ancora non ufficialmente, ha manifestato sin qui il maggiore interesse per il cartellino dell’attaccante montenegrino. Ovvero: se la Juventus lo vuole, l’unico giocatore che la Roma potrebbe inserire nell’affare è Marchisio. Altrimenti solo cash quantificabile, oggi, in non meno di diciotto-venti milioni di euro, quelli che poi servirebbero per trovare un altro Vucinic, impresa peraltro che non è proprio una passeggiata di salute.
QUINQUENNIO - Si potrebbe dunque chiudere a breve l’avventura romanista di Mirko Vucinic, cinque anni vissuti intensamente, tra alti e bassi, gol decisivi e reti sbagliate che hanno lasciato stupiti tutti. Era arrivato dal Lecce nell’estate del 2006 al termine di una trattativa infinita, diciannove milioni (pagabili in sei anni), il montenegrino a Trigoria, un affare fortemente voluto dall’allora ds Daniele Pradè, dallo stesso giocatore e dal suo procuratore, Alessandro Lucci. Ha regalato giocate straordinarie Vucinic nei suoi cinque anni romanisti, realizzando gol che sono entrati nella storia giallorossa. Come quello della vittoria sul Real a Madrid, una doppietta per ribaltare un derby, la rete, fantastica, allo Sporting Lisbona, una doppietta da svenire al Chelsea, il gol dell’unica vittoria della Roma su quel Manchester United. Eppure, di fatto, Vucinic non è mai riuscito a entrare sino in fondo nel cuore della gente o, almeno, di tutta la tifoseria che non gli ha mai perdonato quell’impressione, sottoliniamo impressione, di presunta indolenza che metteva in campo.
DUBBI - E’ da qui, da questo amore mai sbocciato sino in fondo, che sono iniziati i dubbi del giocatore, dubbi diventati ancora più dubbi da qualche tempo a questa parte, diciamo un annetto, complici alcuni episodi fuori dal campo che hanno ferito il cuore del giocatore. Episodi di insulti ripetuti, episodi che hanno visto coinvolta anche la famiglia del montenegrino, episodi che, seppur in piccola misura si sono ripetuti anche nel corso di questo ritiro precampionato, episodi che lo hanno portato a manifestare la sua intenzione di lasciare la Roma. Di fronte alla volontà di un giocatore, una società può provare a mediare, convincere, garantire, ma se quella volontà rimane la stessa, allora c’è poco da fare, non si può fare altro che vendere incassando il massimo possibile. E’ quello che, probabilmente, succederà per Vucinic, 147 partite con la Roma, 46 gol, un talento secondo noi ancora da esplorare sino in fondo. Destinato a ingolosire qualcun’altro.
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