(Corriere dello Sport - R.Maida) Pentito, innamorato, dubbioso. Philippe Mexes è un minestrone di emozioni alla vigilia di una partita che conta tantissimo per il futuro della Roma.
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Mexes: “Chiedo scusa torno per la riscossa”
(Corriere dello Sport – R.Maida) Pentito, innamorato, dubbioso. Philippe Mexes è un minestrone di emozioni alla vigilia di una partita che conta tantissimo per il futuro della Roma.
Avrebbe voglia di chiarezza ma nello stesso tempo non è in grado di dare certezze, in un momento così delicato della storia societaria. Mexes ha svelato se stesso prima a Trigoria, nella conferenza stampa organizzata dall'Uefa, e poi in Via del Corso, nell'Adidas Store dove ha presentato insieme con Menez i nuovi scarpini. SCUSE - Non lo dice esplicitamente ma si sente colpevole delle ultime due sconfitte della Roma. Anche se in tutte e due le situazioni non poteva giocare: « Mi dispiace tantissimo della squalifica che mi ha tagliato fuori. Alla fine di Roma-Brescia purtroppo ho sbagliato a discutere con il quarto uomo. Non pensavo che finisse con una punizione così severa ma è stato un errore di cui sono dispiaciuto da morire. Non credo che sia un solo giocatore a cambiare le cose, però di sicuro è stato un peccato mancare in questa fase del campionato ». Mexes vede una squadra viva, comunque: « Abbiamo sbagliato solo la partita con il Napoli. Sono convinto che la strada sia ancora lunga e che la stagione si possa salvare. Ora c'è lo Shakhtar, c'è una serata importante di Champions. E' l'occasione per ripartire immediatamente. Il bilancio lo faremo alla fine ». LA CONFUSIONE - Poi però, come ha fatto Perrotta, ammette che qualcosa scricchiola: « Nello spogliatoio va tutto bene, siamo un bel gruppo. Purtroppo non riusciamo mai a rendere tutti al cento per cento. Non so se è un problema fisico, o tattico. Abbiamo cambiato tanti moduli, cercando di seguire le indicazioni dell'allenatore, ma spesso non riusciamo ad applicare sul campo quello che proviamo. Non è Ranieri il problema, siamo noi. Se riuscissi a capire il motivo di tutti questi cali di tensione, sarei un passo avanti. Forse dobbiamo solo lavorare di più e avere un atteggiamento migliore ». Anche per prendere meno gol. La Roma ne ha incassati già 32 in campionato e 11 in Champions. In Europa, nella prima fase, soltanto Tottenham e Inter sono state così perforate tra le sedici qualificate: « Quando le cose vanno male si accusa sempre la difesa. Ma è chiaro che dobbiamo sistemare la situazione ». IL CONTRATTO - Infine la vicenda contratto, quella che sta più a cuore ai tifosi romanisti. Mexes non promette, sapendo che potrebbe non mantenere. Essendo a quattro mesi scarsi dal parametro zero ha ricevuto offerte importanti, Milan e Juve ma non solo, e deve decidere cosa fare: « Io a Roma sto benissimo, sono un tifoso di questa squadra e in sette anni mi sono adattato benissimo alla città. Lunedì ho parlato con la dottoressa Sensi e resto sulla mia posizione. Non ho deciso. E rischio di mio, perché se poi mi rompo un crociato le mie prospettive cambiano. Ma devo pensarci bene ». L'addio è la soluzione più logica, anche se gli americani (e soprattutto i loro rappresentanti) potrebbero fargli cambiare idea: « Lo vedremo più avanti. Non escludo nulla ».
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