(Il Romanista-C.Zucchelli)«Il problema siamo noi. Solo noi. Ed è da noi che deve ripartire la risalita». Philippe Mexes non ha dubbi. Alla vigilia della partita con lo Shakhtar, il difensore francese è sereno.
rassegna stampa roma
Mexes: Il rinnovo? Non ora
(Il Romanista-C.Zucchelli) «Il problema siamo noi. Solo noi. Ed è da noi che deve ripartire la risalita». Philippe Mexes non ha dubbi. Alla vigilia della partita con lo Shakhtar, il difensore francese è sereno.
E non esita un secondo ad assumersi, lui come i suoi compagni, le responsabilità del momento negativo che la Roma sta vivendo.
Tanto per essere chiari, Philippe (o Philou, come lo chiama Ranieri) lo ha ribadisce due volte: una a Trigoria in conferenza stampa in mattinata, un’altra nel pomeriggio a un evento organizzato dall’Adidas, suo sponsor tecnico. Non solo Champions però. Perché Mexes non può non parlare del suo futuro: è uno dei giocatori col contratto in scadenza, il più importante del gruppo che vede anche Perrotta e Cassetti. A fine marzo compirà 29 anni e sa di essere nel momento cruciale della sua carriera: «Per ora - spiega - preferisco concentrarmi sul campo. Poi si vedrà». Due giorni fa il difensore ha parlato a lungo con Rosella Sensi: «Abbiamo parlato in modo chiaro con il presidente e non ci sono stati problemi. C’è ancora tempo per il contratto, che è importante anche per me. Se mi faccio male e devo star fermo 6 mesi, sono senza contratto e quindi rischio anche io (mentre lo dice fa tutti gli scongiuri del mondo, ndr). Io sono a Roma da 7 anni, ho la coscienza tranquilla. Però non posso escludere di andare via un giorno».
Mexes, come è noto e come ha confermato lui stesso, sta aspettando gli sviluppi della vicenda societaria per capire cosa fare. Il rapporto con Rosella Sensi e con la sua famiglia è ottimo, a loro ha giurato eterno rispetto e per loro non ha preso ancora accordi con nessun altro club. Quando i nuovi proprietari si insedieranno valuterà le loro proposte e prenderà una decisione. Non è solo un problema economico: Philippe non chiede la luna (cioè 5 milioni netti più i premi a stagione) ma vuole avere notizie precise sulle ambizioni sportive della Roma che verrà. In sostanza, a 30 anni vuole vincere qualcosa. E, se la Roma rimarrà competitiva, per lui rappresenta la priorità. Nel frattempo però, come detto, stasera c’è lo Shakhtar. E dopo i due turni di squalifica in campionato, Philippe è pronto a riprendere il suo posto al centro della difesa: «Abbiamo giocato male solo contro il Napoli - ammette - Con il Brescia avevamo fatto una buona partita ma è andata male. Con l’Inter non abbiamo fatto una brutta figura e ci tengo a dire che non abbiamo problemi tra di noi, va tutto bene nello spogliatoio. Capita che le cose non vadano come si vorrebbe. Ma mancano ancora tante partite alla fine della stagione. È un periodo negativo, speriamo di uscirne in fretta». A patto di evitare però cali di concentrazione: «Non so da cosa dipendono, se avessi la soluzione sarebbe tutto più facile. Forse ci manca un po’ di fiducia, speriamo di ritrovarla subito».
© RIPRODUZIONE RISERVATA