(Corriere dello Sport - P.Torri) - Qualcuno lo chiamerà ultrà, noi preferiamo definirlo delinquente. Perché delinquente ci sembra il termine più giusto per definire il personaggio che, martedì notte, ha frantumato il finestrino dell’auto di Jeremy Menez lanciandogli contro una pietra.
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Menez, una notte di paura
(Corriere dello Sport – P.Torri) – Qualcuno lo chiamerà ultrà, noi preferiamo definirlo delinquente. Perché delinquente ci sembra il termine più giusto per definire il personaggio che, martedì notte, ha frantumato il...
Ennesimo episodio che conferma come il francese stia attraversando un periodo davvero nero.
DOPO GARA - Dunque, i fatti. La semifinale d’andata all’Olimpico contro l’Inter si era conclusa da meno di due ore, il francese con la sua auto stava tornando verso casa. A un semaforo, rosso, di via Aurelia, si è fermato. Venendo affiancato da un motorino con un ragazzo (con casco) al volante. Questo signorino, una volta riconosciuto il giocatore, ha preso una pietra (pare che ne abbia raccolta qualcuna sulla strada), lanciandola contro l’auto del giocatore. A quel punto è scattato il verde, Menez è ripartito, inseguito dal ragazzo con il casco che, non contento, ha lanciato altre pietre sfondando il parabrezza dell’auto. Il francese è rimasto letteralmente scioccato dall’accaduto. E’ tornato a casa e, martedì mattina, una volta arrivato a Trigoria, ha messo al corrente dell’accaduto Gian Paolo Montali. Che, ovviamente, non ci ha pensato un attimo portando Menez al commissariato per sporgere denuncia contro ignoti (il giocatore pare che non abbia avuto la prontezza di annotarsi la targa del motorino). Le indagini sono partite. Indagini che la società giallorossa avrebbe preferito rimanessero segrete ma ieri la notizia è ugualmente trapelata.
MONTELLA - Alla luce di questo vergognoso episodio, in qualche misura non può non essere ridimensionata la lite che tra Montella e il francese andata in scena mercoledì mattina scorso a Trigoria. Quando si è presentato all’allenamento, il giocatore non era certo sereno, la vicenda della notte precedente lo aveva notevolmente scosso, con la testa era da tutt’altra parte piuttosto che sul campo d’allenamento. E questa distrazione ha mandato su tutte le furie l’allenatore giallorosso. Distrazione, però, che visto quello che era successo, oggi deve assumere contorni meno colpevolizzanti visto che a nessuna persona al mondo può far piacere essere preso a sassate.
FUTURO ALTROVE L’episodio, peraltro, non fa che confermare come il futuro di Menez sia lontano dalla Roma. Del resto il francese di fatto è già sul mercato. Come, per esempio, dimostrato dall’ipotesi di uno scambio che Juventus e Roma sarebbero pronte a mettere in piedi con Jerry a Torino e Buffon a Trigoria. Per la verità il desiderio del giocatore, sarebbe quello di andare a giocare in Premier. Dove ci sarebbero tre squadre, e che squadre, interessate al suo cartellino: Manchester United (Ferguson lo voleva quando Menez aveva sedici anni, andò pure a casa del ragazzo per conoscerlo), Arsenal e Tottenham dove, magari, la nuova dirigenza romanista potrebbe mettere in piedi uno scambio con Sandro.
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