rassegna stampa roma

Maxi Roma, flop Juve

(La GAzzetta dello Sport – L.Calamai) – La Juve perde due partite in un giorno. Viene eliminata dalla Coppa Italia, l’obiettivo che poteva tenere in piedi la stagione, e dice addio a Pazzini, approdato in casa Inter.

Redazione

(La GAzzetta dello Sport - L.Calamai) - La Juve perde due partite in un giorno. Viene eliminata dalla Coppa Italia, l’obiettivo che poteva tenere in piedi la stagione, e dice addio a Pazzini, approdato in casa Inter.

Colpi dolorosi per il presente e per il futuro. E’ un momento delicato per il mondo bianconero. Sempre più in crisi d’identità. Servirebbe una scossa, ma difficilmente arriverà dalle ultime ore di mercato. Tocca quindi a Delneri rimettere in sesto i cocci per dare l’assalto al posto in Champions. Un risultato da non fallire per non mettere a rischio il progetto di rilancio della famiglia Agnelli. La Juve non è neppure fortunata visto che, in questa delicata sfida di Coppa Italia, si vede negare un rigore su Del Piero (contatto con Mexes) che poteva riaprire la partita e perde per infortunio Pepe e Motta. L’infermeria bianconera continua a svuotarsi e a riempirsi. Non è facile sviluppare un progetto tattico in questo clima di eterna emergenza. Delneri può consolarsi per alcuni guizzi di Krasic, uno dei pochi a salvarsi. Il talento serbo può essere l’uomo giusto per rilanciare l’assalto alla zona Champions. Sorride, invece, la Roma, che si giocherà la semifinale contro l’Inter. Il 2-0 contro la Juve regala un’altra iniezione di fiducia a una squadra che ha ritrovato un’idea comune. Ranieri ha vinto la sua battaglia. Resistendo a tante piccole guerre interne. Ora la Roma non è più prigioniera delle sue primedonne. Stavolta decidono una magia di Vucinic e un’invenzione di Taddei. Ma vince come gruppo, dimostrando solidità in ogni reparto. Domenica tornerà Totti. Borriello probabilmente partirà titolare. Ora che Ranieri ha ripreso il comando delle operazioni la ricchezza d’organico è un’arma preziosa.

Idea Ranieri La Roma vince ai punti anche un primo tempo di una noia mortale. Ranieri propone Vucinic e Menez larghi sugli esterni. La mossa funziona per due motivi: ci sono spazi importanti per gli inserimenti di Simplicio e Perrotta e la Juve viene spaccata a metà sulle fasce con Pepe e Martinez che spariscono dal gioco. La squadra giallorossa guadagna campo, ma l’unico tiro in porta è una conclusione da fuori area di Vucinic sulla quale pasticcia Storari. Un tiro in porta lo fanno anche i bianconeri. Il solito Del Piero conclude dalla distanza sorprendendo Julio Sergio che rimedia in angolo. Il calcio della Juve è troppo elementare. Non ci sono cambi di ritmo. Non c’è profondità. Anche perché Amauri (fuori per infortunio) non riesce mai a far salire la squadra. Il centravanti italo brasiliano, anche senza maschera, sembra lontano anni luce da una condizione fisica accettabile. E dopo aver scoperto che la società ha provato a venderlo in Italia e all’estero non deve avere il morale alle stelle. Magia Vucinic Ranieri e Delneri vogliono qualcosa in più. E non solo loro. Quindi, in avvio di ripresa, via libera a Krasic e Borriello. Due pezzi da novanta. La Roma passa al 4-3-3 (con il tridente Taddei-Borriello e Vucinic) e la Juve sposta Martinez in attacco al fianco di Del Piero. Bocciata la fisicità di Amauri, via libera alla velocità. Per spezzare l’equilibrio serve una prodezza individuale. Il numero giusto arriva al 20’. De Rossi pesca Vucinic (dimenticato da Motta) in area di rigore. Stop perfetto e destro a girare che muore nell’angolino basso. Un colpo da fuoriclasse. La Roma insiste e due minuti dopo Storari compie un mezzo miracolo deviando in angolo un colpo di testa a botta sicura di Mexes. La partita finalmente diventa viva. La squadra bianconera si butta avanti. Con poche idee ma con cuore e grinta. Krasic sembra avere una marcia in più rispetto ai compagni. Ma l’altra Juve non ha più benzina. Ha ancora voglia di stupire, invece, la Roma. Taddei realizza il 2-0 con una mezza girata. La squadra giallorossa è lanciata. Attento Milan, la banda Ranieri è un brutto cliente anche in chiave scudetto.