(Corriere dello Sport - F.Patania) Provate a immaginare Zarate alla Roma e Menez alla Lazio. Fantacalcio. Oggi, infatti, è impossibile solo pensarlo. Ma in passato sarebbe potuto accadere.
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Maurito romanista, Jeremy laziale: poteva succedere…
(Corriere dello Sport – F.Patania) Provate a immaginare Zarate alla Roma e Menez alla Lazio. Fantacalcio. Oggi, infatti, è impossibile solo pensarlo. Ma in passato sarebbe potuto accadere.
L’argentino è stato molto più vicino alla Roma di quanto sia stato il francese alla Lazio, che neppure si è avvicinato, ma la storia precedente dei due fantasisti avrebbe potuto prendere pieghe diverse. Il retroscena di Zarate si conosce. Dall’Al Sadd era stato ceduto in prestito al Birmingham ( gennaio 2008): in Premier League un’esperienza durata quattro mesi. Il Raton, suo fratello e procuratore, voleva portarlo in Italia. Prese il mandato per il campionato italiano Luis Ruzzi, agente Fifa, italoargentino di stanza a Roma, amico della famiglia Sensi. Tra fine maggio e l’inizio di giugno, consegnò il materiale a Trigoria: era il dvd con le prodezze di Maurito, segnalato e proposto al club giallorosso, ma bocciato dal ds Pradè e da Spalletti. Dopo qualche settimana Luis Ruzzi, che era entrato in contatto con Lotito nei mesi precedenti, propose Zarate alla Lazio. Il presidente biancoceleste rimase incantato dall’asso argentino, si confrontò con Sabatini. Il ds stava lasciando Formello e lo confortò: «Se puoi, prendilo subito» gli disse. Si racconta di una notte all’Hotel Parco dei Principi, quando arrivò Sergio Zarate a Roma e Lotito cercava un videoregistratore per vedere altre cassette. Luis Ruzzi volò in Qatar con il mandato della Lazio, dopo qualche giorno l’acquisto (prestito con riscatto) era stato chiuso da Lotito, che ha sempre avuto la paternità dell’operazione.
MONITORATO - Da Zarate a Menez. Questa è un’altra storia, che si può raccontare precisando alcune sfumature. Il nome del francese, tra il 2006 e il 2007, venne accostato anche alla Lazio. Walter Sabatini conosceva il funambolo del Monaco, che prima di esplodere nel Principato si era fatto apprezzare nel Sochaux. Il suo procuratore Alain Migliaccio spesso ha lavorato sul mercato italiano con Oscar Damiani, agente di Rocchi, assai vicino al club biancoceleste. Le tracce esistevano, ma era un’altra Lazio, con risorse più limitate rispetto a oggi. E la valutazione di Menez, dopo i suoi primi gol, schizzò subito tra i sette e gli otto milioni di euro. Sabatini e Lotito non provarono neppure ad avvicinarsi per aprire una trattativa. Come si dice in gergo, Jeremy era stato soltanto “monitorato” dalla Lazio.
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