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Marchisio, il principe di Torino

(Il Messaggero – L.Pasquaretta) – Un dubbio – Estigarribia favorito su Giaccherini per sostituire l’infortunato Vucinic – e tante certezze, soprattutto in mezzo al campo. Contro la Roma, Conte ritrova i tre tenori.

Redazione

(Il Messaggero - L.Pasquaretta) - Un dubbio - Estigarribia favorito su Giaccherini per sostituire l’infortunato Vucinic - e tante certezze, soprattutto in mezzo al campo. Contro la Roma, Conte ritrova i tre tenori.

Tutti insieme appassionatamente: Pirlo, Vidal e Marchisio, il valore aggiunto della sua Juventus, imbattuta e capolista. Che fosse forte era risaputo. Così forte e decisivo forse nessuno se lo aspettava. Nella galassia bianconera brilla una nuova stella: è quella appunto di Claudio Marchisio. Ieri promessa, oggi campione e simbolo della Juventus griffata Conte, che ha avuto il merito di metterlo da subito al centro del suo progetto. Ma soprattutto al centro del campo. Suo ruolo naturale, dove fa, disfa, s’inserisce che è una meraviglia e segna. Tanto. Tantissimo. Come non gli era mai capitato nella sua carriera: 7 i gol realizzati dall’inizio della stagione - al momento è il capocannoniere della Juventus - 6 in campionato, 1 in Coppa Italia.

Domani sera, nel Monday Night dell’Olimpico, quello che da molti è stato definito come l’erede di Tardelli, incrocerà i guantoni con Daniele De Rossi, grande amico e compagno di nazionale. «I suoi complimenti mi fanno tanto piacere. E’ sempre stato un mio modello» aveva risposto il principino bianconero negli spogliatoi dello Juventus Stadium a margine della vittoria contro il Cesena, arrivata anche grazie ad un suo gol. Quello di Marchisio, cresciuto nel vivaio della Juventus, di cui è grande tifoso, è stato un crescendo rossiniano. Il passo però tutt’altro che breve. Lavoro, sacrificio, talento. Ma anche una società e un tecnico che hanno saputo credere in lui. Sempre e comunque. Anche quando circolavano voci e indiscrezioni che lo volevano lontano da Torino. La scorsa estate si era parlato di uno scambio con la Roma fra lui e Vucinic. Non se ne fece nulla, perché Marotta preferì sborsare 15 milioni per il montenegrino e tenersi Marchisio. Mai scelta più azzeccata. Come quella di prolungargli il contratto fino al 2016 e blindarlo. L’autografo è arrivato lo scorso 17 maggio.

Il resto è storia recente. Come la sua esplosione. Domani sarà della partita. Come Pirlo che ha smaltito il turno di squalifica e il problemino al ginocchio. L’unico dubbio riguarda chi dovrà sostituire Vucinic. Una maglia, quattro soluzioni. Estigarribia e Giaccherini sono favoriti su Quagliarella e Del Piero. Ieri Conte a Vinovo, rigorosamente blindato, nella partitella ha provato soprattutto il paraguaiano, da cui si aspetta la stessa prestazione sfoderata a Napoli, dove ha pure segnato. Oggi rifinitura mattutina e poi partenza per Roma. Ovviamente per tentare di espugnare l’Olimpico e vincere. Il pallino di Conte.