(Leggo – F. Balzani) «Che sveglia, abbiamo perso due punti fondamentali». Julio Sergio e De Rossi non usano mezzi termini per commentare l’ennesima occasione buttata alle ortiche dalla Roma.
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Mal di Brescia, Ranieri si butta via
(Leggo – F. Balzani) «Che sveglia, abbiamo perso due punti fondamentali». Julio Sergio e De Rossi non usano mezzi termini per commentare l’ennesima occasione buttata alle ortiche dalla Roma.
I giallorossi escono dall’Olimpico con un solo punto contro il modesto Brescia che già all’andata aveva punito i giallorossi (2-1 tra violente polemiche sulla direzione arbitrale). Un punto in due partite, quindi, come con il Livorno lo scorso anno che ai giallorossi (parole di Ranieri) «costò lo scudetto».Ieri il tecnico è sembrato meno caustico: «Guardiamo avanti, la corsa è ancora lunga. E’ vero, potevamo portarci a pochi punti dalle prime due in classifica, ma anche loro si sono fermate. Noi comunque potevamo e dovevamo fare di più. Occasione sprecata? Sì ma non ci arrendiamo». La Roma si è presentata da subito con il tridente formato da Totti-Vucinic e Borriello, ma i tre hanno combinato veramente poco se si considera che l’unico pericolo nel primo tempo per la porta di Arcari è arrivato da Cassetti. Nella ripresa Ranieri ha tentato il tutto per tutto inserendo Menez al posto di un deludente Simplicio. Mossa che ha portato al gol di Borriello, ma che andava rivista dopo pochi minuti. «Volevo cambiare, ma stavamo andando bene. Borriello mi ha detto di aspettare 5 minuti. Poi abbiamo preso purtroppo il gol», ha detto Ranieri. A firma Eder che puniva una Roma troppo confusionaria e sfilacciata tra i reparti. Dopo dieci minuti infatti ecco il pareggio di Eder, complice un errore di Riise. Una doccia fredda per l’Olimpico. La Roma provava a reagire, ma era ancora il Brescia a rendersi pericoloso in contropiede con Lanzafame. E’ finita tra i fischi dei tifosi, stanchi dell’ennesima beffa. La Roma vincendo poteva infatti portarsi a soli due punti dal Napoli e a sette dal Milan, ma con una partita in meno (quella di Bologna). In uno dei momenti più delicati della storia giallorossa, intanto, c’è chi pensa al Brasile e al Carnevale. E’ Adriano che fa sapere di volersi curare a Rio: «Sto aspettando il permesso del club per poter partire. Dopo l’operazione non riesco a dormire, perché sono costretto a stare supino tutta la notte e quando mi muovo sento dolore alla spalla».
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