(Corriere dello Sport-P.Torri) Ancora la Sampdoria. Ancora un’illusione. Ancora una sconfitta. Arrivata con la stessa progressione di gol di quella del venticinque aprile scorso, Roma con merito in vantaggio alla fine del primo tempo, poi doppietta doriana nella ripresa,
rassegna stampa roma
Ma si può far entrare Totti al 91?
(Corriere dello Sport-P.Torri) Ancora la Sampdoria. Ancora un’illusione. Ancora una sconfitta. Arrivata con la stessa progressione di gol di quella del venticinque aprile scorso, Roma con merito in vantaggio alla fine del primo tempo, poi...
Totti che aveva realizzato il gol che poteva far gridare lo scudetto, doppietta di Pazzini a strozzare in gola quell’urlo. In più, stavolta, ci sono tre cartellini rossi. Ma anche, anzi soprattutto, almeno dal nostro punto di vista, ci sta Francesco Totti in panchina. Anzi di più: Francesco Totti mandato in campo al minuto quarantasei del secondo tempo quando, cioè, di solito gli allenatori fanno i cambi per perdere tempo o per far esordire qualche giovane virgulto. E invece qui a Marassi abbiamo visto pure questo, Totti spedito in campo a giochi finiti o quasi, al punto che il capitano giallorosso, a bordo campo, con un sorriso che voleva dire tristezza, ha provato a scherzare con il quarto uomo sollecitando la sostituzione, « aho, ma che sta iniziando adesso la partita» sottolineando, pure lui, l’atipicità, almeno per ora, di queste partite all’ora di pranzo che per il nostro calcio rappresentano tuttora una novità a cui francamente è un po’ difficile abituarsi. RECUPERO - Neppure nel giorno del suo esordio in serie A, marzo 1993, Brescia, Totti era stato mandato in campo nel recupero. E meno male, verrebbe da dire, che Ranieri sta con lui, almeno così aveva assicurato il tecnico nella conferenza stampa della vigilia, ribadendo come il numero dieci romanista fosse al centro del progetto. E pure qui, ancora meno male, perché chissà cosa sarebbe successo se Totti non fosse stato al centro. Il fatto, ora, è che se Totti era triste prima, come aveva dichiarato prima del fischio d’inizio della gara di ieri, volendo sottolineare come la tristezza fosse soltanto la sua, ora si è aggiunta un’altra goccia, anzi un goccione, a questa tristezza su quello che resta il giocatore che ha riscritto l’album dei record della società giallorossa. Per capire ancora meglio la situazione, andatevi a rivedere quei quattro- minuti- quattro che è stato in campo, c’è un episodio che sottolinea perlomeno il nervosismo con cui il giocatore sta vivendo questo momento: arriva un pallone nell’area doriana, Palombo lo protegge, Totti è alle sue spalle, il doriano cade a terra come fulminato, il capitano romanista gli si rivolge a muso duro, episodio che ha avuto una postilla anche al fischio finale, quando Palombo ha provato a fare pace con il giallorosso che ha ribadito tutte le sue perplessità su quello che era accaduto. FUGA - Ieri, al termine della partita, Totti è scappato via di corsa, ad attenderlo fuori da Marassi c’era un’auto che doveva portarlo dalla moglie Ilary e da un gruppo amici con cui trascorrerà queste quarantotto ore di vacanza ( la ripresa degli allenamenti è stata fissata per domani pomeriggio). C’è stato giusto il tempo di chiedergli come fosse andata, lui si è girato, ci ha guardato con quel sorriso romano che fa capire tutto, rispondendo, « bene, no? » . No, ci permettiamo di aggiungere noi. Perché qui non stiamo parlando di un giocatore qualsiasi, ma di un campione come Francesco Totti. In futuro, perlomeno, sarà il caso, nel momento in cui dovesse tornare in panchina, di non farlo entrare nei minuti di recupero. Almeno questo glielo si deve.
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