rassegna stampa roma

L’Utr: «Novara, qua la mano»

(Il Romanista-M.Macedonio) «Accolti e coccolati come non ce lo saremmo mai aspettato». Una trasferta da ricordare e incorniciare, per Mauro Penzo e i circa trenta tifosi che erano con lui,

Redazione

(Il Romanista-M.Macedonio) «Accolti e coccolati come non ce lo saremmo mai aspettato». Una trasferta da ricordare e incorniciare, per Mauro Penzo e i circa trenta tifosi che erano con lui,

in rappresentanza di tanti Roma club appartenenti all’Unione Tifosi Romanisti. «Possiamo dire che, se non proprio un gemellaggio, è certamente nata un’amicizia tra due tifoserie » continua Penzo. Sulla scia, infatti, di quanto già avvenuto in passato con altri club di squadre avversarie (un esempio è il Chievo, con il quale sono stati spesso organizzati incontri in occasione delle trasferte a Verona), l’Utr aveva contattato nei giorni scorsi il Coordinamento Cuore Azzurro Novara Club - nato da pochissimo tempo e presieduto da Claudio Barbaini - per far sì che la partita di sabato potesse avere come corollario una serata da condividere. Ebbene, la disponibilità dei tifosi novaresi è andata anche al di là dell’immaginabile. «Eravamo la prima tifoseria ad essere accolta in questo modo - racconta ancora Mauro Penzo. - Un’ospitalità che è iniziata già al nostro arrivo a Malpensa, grazie ad un pullman messoci a disposizione fino all’albergo. Lì, nel pomeriggio di sabato, una decina di loro sono venuti a prelevarci con le loro auto private per andare a bere insieme un aperitivo nel centro di Novara, e poi trasferirci allo stadio». Il racconto continua con il dopo-partita. «Basti dire che, da quelle parti, dopo le 23 è difficile trovare un ristorante aperto. È grazie a loro che avevano prenotato un locale per tutti noi, se siamo rimasti, sempre insieme a loro, fino alle 2 di notte, a festeggiare la serata. E la vittoria, con loro che hanno “abbozzato”». E non è finita. «Ci hanno riaccompagnati in albergo e, l’indomani, sono di nuovo venuti a prenderci per portarci a Novarello, centro sportivo all’avanguardia, dove si allenano la prima squadra e le giovanili della società piemontese. E all’interno del quale ha una propria sala dove riunirsi lo stesso Coordinamento dei club novaresi. Il centro, che si sta pian piano espandendo con la costruzione di un albergo, potrà ospitare in futuro sia le squadre ospiti, che gli stessi tifosi avversari». Anche la mattinata di domenica è trascorsa quindi in compagnia dei rappresentanti del Cuore Azzurro, con il capitano del Novara, Raffaele Rubino, a farsi fotografare insieme alla delegazione dell’Utr. Dopo il tradizionale scambio di gagliardetti (quello giallorosso era stato autorizzato dalla stessa As Roma), il pranzo, a base di prodotti tipici della cucina locale, in un ristorante del centro, e il ritorno a Malpensa, sempre “scarrozzati” dalle auto private dei tifosi novaresi. «È questo il calcio che ci piace. È questo il tifo che ci piace» ha scritto sul proprio sito l’Utr. La cui decennale esperienza è buona testimone di quante tifoserie posseggono queste caratteristiche di accesa passione e sicuro rispetto. Perché, come scrive ancora, «avversari sì, nemici mai!».