rassegna stampa roma

«Usa, la soluzione migliore»

(Il Romanista – B.DeVecchi) – «La vera seria proposta è quella che abbiamo accettato per rientrare dal debito di Italpetroli. Abbiamo negoziazioni in corso con parti interessate per lo smobilizzo a breve della quota di Unicredit in...

Redazione

(Il Romanista - B.DeVecchi) - «La vera seria proposta è quella che abbiamo accettato per rientrare dal debito di Italpetroli. Abbiamo negoziazioni in corso con parti interessate per lo smobilizzo a breve della quota di Unicredit in As Roma».

È così che ieri l’amministratore delegato Federico Ghizzoni ha risposto agli azionisti che gli chiedevano perché Unicredit avesse scelto l’offerta della DiBenedetto As Roma LLC. Quel «vera seria proposta» basta e avanza, come spiegazione. Ad avanzarla sono stati quattro amici di Boston, che credono fermamente nella possibilità di riportare lo scudetto a Roma. Curiosità. Mf-Milano Finanza ha svelato l’origine dell’apparentemente incomprensibile nome scelto per la holding che controllerà l’As Roma. La Neep Roma Holding si chiamerà così perché Neep è l’acronimo di North End, Everett e Peabody, ovvero i tre quartieri di Boston a cui sono legati DiBenedetto, D’Amore, Pallotta e Ruane. Gli americani si insedieranno a fine maggio. Non smantelleranno la rosa. Rosa della quale resterà leader incontrastato Francesco Totti. Prima di festeggiare in serata i 30 anni della sua Ilary dalle parti del Colosseo, il Capitano ha voluto salutare l’ex presidente dell’Assocalciatori, Sergio Campana: «Oggi (ieri, ndr) - ha scritto Francesco sul suo sito - voglio fare un ringraziamento particolare a Sergio Campana che lascia dopo 43 anni la presidenza dell’Aic Associazione Italiana Calciatori. L’avvocato Campana ha fondato il sindacato dei calciatori nel ’68 con campioni come Mazzola e Rivera e ha speso una vita a favore dei lavoratori del pallone e dei loro diritti, anzitutto di chi gioca nelle serie minori ed è meno ricco e famoso. Il grande favorito per prendere il suo posto è Damiano Tommasi. Sono molto contento della candidatura di Damiano alla presidenza dell’Aic perché è una persona competente e da ex calciatore conosce bene le nostre esigenze». Un messaggio ancora più importante, ma in chiave Roma, Totti lo ha mandato attraverso le colonne de Il Corriere dello Sport: «Ora tutti noi dobbiamo avere l’obbligo di cercare di centrare la qualificazione alla Champions League e fino all’ultima giornata di campionato tutti noi dobbiamo metterci il massimo impegno per arrivare a questo obiettivo e per partecipare alla competizione internazionale che ci compete. Questo deve valere per tutti coloro che operano all’interno della Roma, dirigenti, calciatori e tutte le varie componenti della società. Io come tutti ascolto, vedo, leggo quello che accade intorno a noi con questo imminente cambio societario. Senza avere preclusioni nei confronti di nessuno, non mi faccio condizionare da discorsi sul futuro o da ipotesi, ragiono sempre e solo con i fatti. I dirigenti attuali - con alcuni di loro ho un rapporto storico e so che in questi anni ci hanno messo cuore e competenza - meritano soprattutto il rispetto e la mia fiducia. Tutti noi ad oggi dobbiamo fare riferimento a loro, fino a quando non arriverà la nuova proprietà e darà direttive diverse. Tutti siamo pagati dalla Roma e alla Roma dobbiamo fare riferimento. Leggo che i manager scelti dalla futura società, Baldini e Sabatini, possono avere avuto contatti telefonici con me. Questo non è assolutamente vero, non mi sono mai sentito con loro e ci tengo a precisarlo. Ora tutti insieme cerchiamo di centrare questo obiettivo, poi quando arriverà la nuova proprietà ci illustrerà i futuri programmi e ognuno di noi farà la proprie valutazioni, ma credo sia corretto, sia per i vecchi che per i nuovi, nel rispetto della storia di questa società, mettere al primo posto il bene della Roma. Ormai sono esperto nel vedere arrivare calciatori e dirigenti che sono stati di passaggio e che alcune volte non hanno mantenuto le promesse fatte. In questo momento ci può stare di tutto, voci incontrollate, persone che si propongono per cercare una collocazione o una nuova collocazione nella Roma. Ma a noi questo deve interessare poco, noi dobbiamo pensare solo esclusivamente a giocare al calcio e ottenere il massimo risultato. Solo il tempo ci dirà la vera verità, contano i fatti. Credo che l’obiettivo degli attuali dirigenti e di chi entrerà nel nuovo organigramma sia quello di remare tutti nella stessa direzione per il bene della Roma, non anteponendo i propri interessi personali a quelli primari della squadra». Ancora una volta, è Totti a indicare la via. Ancora una volta, Totti non si fa tirare per la giacchetta. Da nessuno. Gli americani, che il pragmatismo ce l’hanno nel Dna, non valuteranno le amicizie. Ma i risultati. «Io ragiono con i fatti», scrive Francesco. Ecco perché andrà d’accordo con la nuova proprietà.