(Il Romanista - C.Zucchelli)- Visti gli ultimi fatti volevo sapere se si sente un po’ il tutore della Roma? (Il riferimento è al tutore che Montella indossa dopo la caduta dalla bicicletta) (Ride, ndr)
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«Un vero peccato giocare a Milano senza tifosi»
(Il Romanista – C.Zucchelli)- Visti gli ultimi fatti volevo sapere se si sente un po’ il tutore della Roma? (Il riferimento è al tutore che Montella indossa dopo la caduta dalla bicicletta) (Ride, ndr)
Questa non me l’aspettavo, devo dire. A parte le battute è un incidente che ci sta, insomma, guardiamo e pensiamo a cose più importanti, cioè la partita col Bari.
Considerando l’avversario, è presentabile anche in trasferta una squadra con i tre davanti cioè con Totti, Vucinic e Menez o sta valutando anche l’ipotesi con Taddei esterno a destra?
È una possibilità che ho e quindi la sto valutando e deciderò prima della partita, però non credo che sia influente, poi giocare in casa o fuori casa perché questo campionato ci ha insegnato che si vince molto di più in trasferta soprattutto rispetto agli altri anni. Questa poi è una mia sensazione, anche se non ho numeri alla mano. E quindi la scelta verrà fatta sia in base alle nostre condizioni fisiche e psicologiche sia alle condizioni del Bari a livello tattico.
Lei è amico con Guardiola, tanto che doveva anche andarlo a trovare in quella settimana in cui poi è diventato allenatore della Roma. L’ha sentito in questa settimana?
No, però ho guardato gli spettacoli, le partite precedenti che ha fatto e che sono state ottime. L’ultima, anche se non spettacolare, ha dato degli spunti interessanti da parte di entrambe le formazioni.
È esportabile il modello Barcellona anche su una piazza come Roma?
Loro sono avvantaggiati perché hanno il meglio in ogni situazione, ci sono giocatori radicati, che sono cresciuti con una filosofia di gioco in tutte le categorie e quindi hanno dei profili di un certo tipo e non solo sotto l’aspetto tecnico, quindi in questo senso sono avvantaggiati. Sicuramente visti, probabilmente, alcuni di loro fuori dal contesto in cui sono cresciuti, in cui si stanno esprimendo, probabilmente non riuscirebbero ad esprimersi a questi livelli. Quindi secondo me è una filosofia che non si può cambiare, non si può creare in poco tempo in una nuova società, in una nuova città, in una nuova piazza, ci vorrebbe del tempo per ottenere quei risultati che stanno ottenendo loro.
Il Bari è già retrocesso, ma vuole comunque uscire a testa alta davanti ai propri tifosi.
È una partita delicata. Il Bari ha avuto tanti infortuni quest’anno di giocatori importanti, è una squadra medio-piccola, quando hai tanti infortuni ti condiziona inevitabilmente il campionato, però è una squadra che si è ripresa, che sta onorando il campionato, che ha ottenuto dei risultati importanti, poteva vincere a Milano con il Milan, a Parma che si giocava la salvezza, una squadra che sicuramente vorrà far bene, come abbiamo visto, ripeto, negli ultimi tempi e comunque in questo senso la Roma dovrà essere più che mai concentrata alla partita perché potrebbe comportare delle insidie inaspettate. Se non fosse così a livello mentale da parte nostra, in questo senso, sarebbe un grandissimo errore non capire queste situazioni.
Il fatto che, dopo il Bari, ci saranno Milan in campionato e Inter in Coppa Italia, potrebbe farle decidere di far riposare Totti?
Totti in Coppa è ancora squalificato. Certo che mi dispiace tanto poi è stato dimostrato che ho rinunciato spesso a Borriello perchè è un giocatore importante che meriterebbe di giocare però in questo momento questo Totti ci sta facendo vedere delle cose straordinarie, non solo in fase realizzativa, in quel ruolo si sta esprimendo al massimo quindi sarebbe difficile una sua esclusione anche se sinceramente gli ultimi giorni ci sto pensando perché secondo me anche Borriello meriterebbe qualche chance in più.
Julio Sergio?
Julio Sergio si è allenato tutta la settimana con la squadra anche se non ha svolto partitelle quindi non è ancora al 100%.
Cassetti ha parlato di Lazio favorita per la corsa Champions. È anche la sua opinione questa?
Certo, ha 4 punti in più della Roma, un punto in più dell’Udinese, quindi la classifica dice questo. In base poi alle partite che dovete giocare... (Montella interrompe...) No, noi, almeno per quanto mi riguarda, non abbiamo fatto tabelle, non le farò, non le faccio, noi dobbiamo giocare la partita, come ho detto prima delicata, ma alla portata della Roma, se la affronta con la massima concentrazione, con la massima determinazione, con gli stimoli e con la consapevolezza che ci giochiamo una possibilità importante così come avevo detto con il Chievo, che poi si è verificato. Vincere domani per noi vorrebbe dire molto. Insomma metterebbe un po’ di pressione ulteriormente alle squadre che sono davanti quindi non possiamo, in questo senso, sbagliare approccio alla partita e non possiamo sbagliare la valutazione dell’importanza della partita.
Ma lei tra Mourinho e Guardiola chi preferisce?
Sono due grandi allenatori che ottengono dei risultati con obiettivi diversi, questo molto spesso dipende anche dai giocatori che hai a disposizione, quindi sono due allenatori forti che possono essere da esempio in ogni caso. Poi ognuno credo che debba essere se stesso sempre cercando di carpire e capire come la pensano gli altri. Da giocatore chi avrebbe preferito avere? Forse tutti e due, perché nella loro diversità sono grandi uguali.
Tornando a Totti e Borriello, c’è qualche possibilità di vederli insieme?
L’ho detto altre volte, è difficile perché uno dei due si dovrebbe adattare e non riuscirebbe ad esprimersi al massimo. In un contesto diverso probabilmente sì, in questo momento, da inizio partita, ho dimostrato con i fatti che preferisco altre soluzioni assumendomene totalmente le responsabilità.
Livorno, Venezia, Ancona... Storicamente la Roma sbaglia partite di questo tipo.
A Venezia perdemmo uno scudetto (abbassa lo sguardo, ndr). Bisogna evitare scivoloni di questo tipo, il rischio c’è sempre, l’importante è essere consapevoli e l’importante è essere consapevoli dell’importanza della partita, essere consapevoli delle caratteristiche che bisogna mettere in ogni partita per poterla vincere che sono sicuramente anche gli stimoli maggiori, la determinazione maggiore e dopo anche la qualità migliore. Se a priori non ci sono queste caratteristiche puoi fare fatica e puoi perdere con chiunque e il calcio italiano ce lo dice spesso che è così.
Montali ha parlato dei tifosi che non potranno andare a Milano. Un anno fa a Bari c’erano migliaia di romanisti. Cosa è successo?
È un argomento delicato, che lascio volentieri spazio ai nostri dirigenti per poterlo discutere, approfondire, modificare con le motivazioni. Sicuramente sarebbe un peccato perché appunto tante volte abbiamo giocato a Milano, tante volte con tantissimi tifosi romanisti e per una partita così importante sicuramente sarebbe un handicap per noi e anche per l’essenza del calcio, poi se vogliamo, per i tifosi stessi perché, statistiche alla mano, si vede e si legge che sono sempre meno, insomma quando ci sono partite così importanti e così belle, sarebbe interessante e opportuno magari farle assistere a tutti.
Allegri sta per vincere lo scudetto col Milan, Villas Boas sta conquistando l’Europa. C’è un ricambio generazionale in panchina?
È una tendenza degli ultimi anni che forse è partita con Guardiola, vedendo lui al Barcellona, ma io credo che l’allenatore venga scelto e valutato per le sue competenze e non certo per la sua data di nascita, talvolta può essere un vantaggio, talvolta per alcuni può essere uno svantaggio però credo che sia come per i giocatori. Ci sono quelli bravi e quelli meno.
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