(Il Romanista - F.Bovaio) - Il campionato al 6 gennaio? Se fosse per la Roma e per tutti i suoi tifosi sarebbe meglio non giocarlo. Altro che Befana!
rassegna stampa roma
L’ultima Befana vincente porta la firma di Totti
(Il Romanista – F.Bovaio) – Il campionato al 6 gennaio? Se fosse per la Roma e per tutti i suoi tifosi sarebbe meglio non giocarlo. Altro che Befana!
In questo giorno spesso e volentieri i panni dell’arzilla vecchina che vola a cavallo di una scopa per distribuire regali a destra e a manca li ha vestiti proprio la Roma. Su tutti spicca il 6 gennaio del 2004. Quel giorno, infatti, i giallorossi di Capello (che alla sosta di Natale erano arrivati primi in classifica con 6 punti in più sulla coppia Milan e Juventus) persero 2-1 all’Olimpico proprio contro i rossoneri, lanciati da una doppietta di Shevchenko che annullò il gol del momentaneo 1-1 di Cassano, oggi loro nuovo pupillo, allora in maglia giallorossa. Con quella sconfitta iniziò il declino della Roma, che dopo appena tre giornate si vide scavalcare in classifica dal Milan per poi non riprenderlo più. E pensare che durante le feste di Natale tutti pensavano che ormai nessuno avrebbe potuto togliere lo scudetto alla Roma, tanto era stato il suo dominio sulla prima parte del campionato. A rileggerla bene, a parte lo scontro diretto vinto dai giallorossi a S.Siro prima e non dopo le feste di Natale, sembra la storia di quest’anno a ruoli invertiti. Hai visto mai che va a finire come allora, con la lepre della prima parte del torneo (il Milan) che cede il passo all’inseguitrice (la Roma) nella seconda? Dalla storia, d’altronde, c’è sempre da trarre insegnamento, nel calcio come nella vita di tutti i giorni. Tra i 6 gennaio maledetti della storia romanista c’è poi quello del 2005, dal quale i giallorossi uscirono sconfitti per 3-1 nel derby giocato in casa della Lazio. La Roma stava vivendo il peggior campionato degli anni 2000, quello dei cinque allenatori (Prandelli, Voeller, Sella nella sola partita di Madrid in Champions, Delneri e Conti) e si arrese alla Lazio di Papadopulo (!) nonostante il gol del momentaneo 1-1 di Cassano (sempre lui). Poi c’è stato il 6 gennaio dello scorso campionato, chiuso con un beffardo pareggio per 2-2 a Cagliari nonostante il doppio vantaggio siglato dal rigore di Pizarro e dal gol di Perrotta. I sardi pareggiarono nei tre minuti di recupero concessi dall’arbitro Rocchi con Lopez e Daniele Conti. Alla fine del campionato quei due punti lasciati in Sardegna pesarono moltissimo sulla classifica della Roma, che chiuse al secondo posto dietro all’Inter. E meno male che nel torneo dell’ultimo scudetto la ripresa dopo le feste fu fissata per il 7 gennaio (con la Roma che vinse 2-0 nel diluvio di Bergamo), altrimenti chissà come sarebbe andata a finire. Coraggio, dunque, c’è da sfatare la tradizione negativa che non vuole la Roma vincente nel giorno della Befana addirittura dal 2002, quando sconfisse 1-0 il Torino all’Olimpico con un gran gol di Totti, andato in porta col pallone al termine di un dribbling su tutta la difesa granata. E ora che il 2010 maledetto del capitano si è concluso l’occasione sembra propizia per iniziare al meglio il 2011. Per lui e per la Roma. E che l’inseguimento al sogno ricominci.
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