rassegna stampa roma

Luis non ha cambiato gioco

(Il Romanista – T.Cagnucci) – Dicevano che Totti con Luis Enrique giocava da centrocampista, e per questo si lamentavano, però non avevano ancora finito di dirlo che quando hanno visto il capitano della Roma sostituito da Pizarro si...

Redazione

(Il Romanista - T.Cagnucci) - Dicevano che Totti con Luis Enrique giocava da centrocampista, e per questo si lamentavano, però non avevano ancora finito di dirlo che quando hanno visto il capitano della Roma sostituito da Pizarro si sono affrettati a spiegare: «Hai visto com’è cambiato il cosiddetto rivoluzionario? Ha tolto l’attaccante centrale per un centrocampista».

Sì, l’hanno detto, senza nemmeno considerare che al posto del cosiddetto attaccante centrale era andato a giocarci Miralem Pjanic. Senza considerare che il 17 luglio, cioè al terzo giorno di ritiro, nella prima uscita della prima Roma di Luis Enrique contro la rappresentativa locale al posto di Totti, uscito dopo i primi 45’, giocò Jeremy Menez, da trequartista puro. Che con lo Slovan alla fine al posto di Totti ci ha giocato Valerio Verre, che è centrocampista. L’unica cosa che è cambiata è che Pjanic gioca al posto di Verre. Enrique ha fatto sempre lo stesso cambio, ha fatto sempre lo stesso gioco: due punte centrali e un trequartista. Sì perché se si dice che Luis Enrique ha cambiato qualcosa si dovrebbe prima conoscere quello che c’era da cambiare. Fu bellissimo lo spagnolo prima della conferenza stampa di Parma quando disse chiaramente riferendosi a Bojan e a Osvaldo «Quelli che voi considerateesterni» (e prima della partita col Siena raccontò la sua formazione: «Il portiere, gli esterni, i centrali, il regista, gli intermedi, il trequartisti, gli attaccanti»).

 Perché diceva no che questa squadra con questo modulo non avrebbe mai potuto giocare con Osvaldo e Bojan attaccanti esterni, visto che sono due centrali. Avevano ragione e si davano del torto: sono due attaccanti centrali e per questo nel modulo di Luis Enrique possono giocare insieme. La Roma gioca con un trequartista, o regista avanzato, e due attaccanti che hanno il compito-dovere di stringere e di tagliare al centro. Il gol di Bojan è un gol provato e riprovato in allenamento: a Riscone ci sono stati almeno due esercizi con il lancio lungo di De Rossi. Larghi ci vanno gli esterni. Dritta per dritta ci va la Roma. E’ semplice.