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Luis: la squadra che voglio

(Il Messaggero – M.Ferretti) – Luis Enrique, incamerato il primo punto in campionato con una buona prestazione in casa dell’Inter, non fa fatica a mostrare la propria soddisfazione.

Redazione

(Il Messaggero - M.Ferretti) - Luis Enrique, incamerato il primo punto in campionato con una buona prestazione in casa dell’Inter, non fa fatica a mostrare la propria soddisfazione.

«Una prestazione importante, la nostra. Una prestazione di personalità, innanzi tutto. Siamo andati dal primo minuto a fare pressione alta nella loro metà campo e questo è stato determinante per la nostra manovra, di fronte ad un avversario di grande valore come l’Inter. Sono contento per il risultato, che è giusto: poteva andare meglio ma anche peggio», il suo attacco. E poi. «Se può essere il risultato della svolta? Senza dubbio, adesso si può lavorare con maggiore tranquillità perché abbiamo verificato che la squadra è in crescita. De Rossi e Borini? Sì, hanno giocato bene ma non solo loro sono stati bravi: bravi anche Pizarro, Kjaer e gli altri. Brava è stata tutta la squadra. Questa è la Roma che voglio io: una squadra che ha fame, all’interno della quale c’è concorrenza e voglia di vincere. Spero che i tifosi stavolta siano andati a dormire più contenti», le sue parole.

Poi, su alcune scelte tattiche tipo quelle di Perrotta e Taddei in difesa. «L’ho fatto per avere un miglior possesso palla e una filosofia offensiva, ma è stato difficile proporci come volevamo perché l’Inter ha fatto una grandissima partita. Manca un po’ di efficacia in attacco, è vero, ma sono soddisfatto dei miei attaccanti, non sono preoccupato e mi prendo il punto. Il merito di questa prestazione è dei miei calciatori che hanno lavorato con voglia, che hanno dimostrato che la Roma è una squadra anche se ancora in crescita. I ragazzi avevano bisogno di convertire il lavoro in punti. Forse, vista la grande mole di gioco, abbiamo rischiato un po’ troppo, magari talvolta pensiamo troppo ma solo perché vale sempre la pena fare uno sforzo per vincere. Io preferisco rischiare. Ho fatto il cambio di Borriello per Borini per questo motivo». Anche un po’ di autocritica, a seguire. «Credo che abbiamo fatto quegli errori a fine partita solo per colpa della stanchezza. Quando non ne commetteremo più nel possesso palla, la Roma andrà sicuramente meglio. Totti migliore in campo? Senza dubbio. È un leader per tutta la squadra».