rassegna stampa roma

Luis Enrique, te la sei cercata

(Leggo – F.Maccheroni) Perché Luis Enrique si è rimangiato i cotillon. Per la prima volta da quando ha messo piede a Trigoria ha schierato dietro le punte un trequartista di ruolo (Pjanic). E il vecchio noioso possesso palla s’è visto...

Redazione

(Leggo - F.Maccheroni) Perché Luis Enrique si è rimangiato i cotillon. Per la prima volta da quando ha messo piede a Trigoria ha schierato dietro le punte un trequartista di ruolo (Pjanic). E il vecchio noioso possesso palla s’è visto soltanto con Stekelenburg che veniva continuamente chiamato a dialogare con la difesa per allentare la pressione della Lazio.

L.E. rifletterà su alcune scelte, fra cui quella di preferire l’ingenuotto Kjaer a Burdisso, un peccato che si è rivelato mortale in occasione del fallo da rigore su Brocchi (è svenuto su una carezza) che ha consentito a Hernanes di siglare il pareggio e ha lasciato la Roma in dieci. Non fosse stata frettolosa e sfortunata, la Lazio avrebbe portato a casa il risultato senza tutti questi patemi. Ma i pali (due) e un superbo Heinze, ben sostenuto dal solito De Rossi, hanno alzato una barriera che ha resistito anche all’inferiorità numerica. Eccellente la risposta sulle palle alte, grazie anche a Osvaldo, preziosissimo nei recuperi. La Lazio è stata esaltata da Hernanes, da un Ledesma sempre grintoso e da Brocchi, che non avrà pedigree nobile, ma macina chilometri e risulta sempre decisivo. In difesa si arrangia, ma centrocampo e attacco sono super. E il terzo posto in compagnia del Cagliari non sembra un premio eccessivo.

Infine Tagliavento. A parte il rigore, inadeguato, come Luis Enrique.