(La Repubblica - F.Ferrazza) - Solo una via d’uscita sembra essere rimasta a Luis Enrique per riconquistare la fiducia dei tifosi: una vittoria.
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Luis Enrique rilancia: “A Parma per i tre punti”
(La Repubblica – F.Ferrazza) – Solo una via d’uscita sembra essere rimasta a Luis Enrique per riconquistare la fiducia dei tifosi: una vittoria.
Inutile girarci intorno, possesso palla, modulo, rapporti con i giocatori e con la stampa, tutto passa in secondo piano rispetto alla vitale necessità di conquistare i primi tre stagionali oggi a Parma. “Io non guardo al futuro, ma al presente — sottolinea, con sempre maggior sicurezza, il tecnico spagnolo — il mio obiettivo è vincere a Parma, solo questo. E, comunque, se dovessi perdere non mi dimetterei: non chiedo fiducia, ma tempo. Non cambio le mie idee, continuo a cercare un calcio offensivo, credo che un bravo allenatore debba saper ottenere il massimo da ogni elemento”. Più sciolto nel suo italiano, Luis non abbassa la testa, neanche di fronte alle domande che tendono a metterlo in difficoltà, deciso a non fare passi indietro rispetto al suo credo calcistico.
“Il responsabile di tutto quello che accade, anche di negativo, sono io e quello che avete visto con il Siena non è il mio modello di gioco: non dobbiamo tenere palla in una zona di campo non decisiva. Mi considero un buon allenatore, perché sono modesto (ride ndr), la situazione è difficile, ma non vendo fumo. Si dice così?”. Si dice proprio così, ma la scioltezza in un linguaggio per lui nuovo, non si riflette ancora nei meccanismi della sua creatura. A Roma sono rimasti Cicinho e Juan, che non hanno preso bene la mancata convocazione, e gli infortunati Gago e Lamela. Davvero difficile capire le scelte. Sembra che Perrotta non verrà riproposto esterno, con Rosi favorito. Le certezze invece sembrano essere Totti e De Rossi. “Francesco dietro le punte ha libertà totale, De Rossi mi serve in quella posizione per costruire l’azione: a me non preoccupano i singoli, ma il gruppo”. E per stare vicino al gruppo è ieri partito DiBenedetto: “Dobbiamo supportare Luis Enrique. È un grande lavoratore, ha solo bisogno di un po’ di fortuna”.
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