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Luis Enrique: “Soddisfatto”

(Il Romanista – M.Macedonio) «Sono soddisfatto per la partita e per il risultato, anche se ci va stretto visto il lavoro che abbiamo creato».

Redazione

(Il Romanista - M.Macedonio) «Sono soddisfatto per la partita e per il risultato, anche se ci va stretto visto il lavoro che abbiamo creato».

Tra la gioia per i tre punti o l’insoddisfazione per le difficoltà che la gara ha comportato, non ha dubbi Luis Enrique. Sceglie la prima opzione, ma non nasconde che non è stato comunque facile. «Devi metterla dentro la porta per fare gol – dice, parafando Lapalisse. – Alla fine abbiamo sofferto, ma serve anche soffrire quando si deve crescere». Dagli studi di Sky gli fanno notare come Erik Lamela si stia dimostrando giocatore straordinario. «Due settimane fa, quando ha fatto gol, c’è chi mi ha detto che era addirittura esploso. Allora dico, andiamoci piano. E’ un giocatore classe ‘92, dalla classe unica e che salta l’uomo. Un calciatore importante, senza dubbio, ma anche lui deve ancora lavorare. Di certo – aggiungerà poi in sala stampa – è già molto diverso da com’era quando è arrivato. Mi piace farlo giocare e vederlo crescere nel rendimento ».

Le immagini ripropongono intanto il gol su rovesciata di Osvaldo. Regolarissimo. «Mi dispiace soprattutto per il ragazzo – commenta Luis Enrique. – Ha fatto una bellissima partita. Gli è mancato solo il gol. Peccato, perché il suo era davvero un gol bellissimo, incredibile, anche come eleganza. Gli ho detto io che era valido, ma anche di non discuterne con l’arbitro. E’ stato importantissimo prendere oggi i tre punti, e aver messo a segno due vittorie di fila, ma adesso comincia il nostro percorso durissimo. A cominciare dall’Udinese, che è una squadra fortissima, ma noi andremo là facendo la nostra proposta di gioco». Si può dire che dalle prossime tre partite si capirà dove potrà arrivare questa squadra? «Se le vinciamo tutte e tre, ma perdiamo tutte le altre, andiamo in serie B – ricorda Enrique, ancora lapalissianamente. – E se le perdiamo tutte e tre, ma vinciamo tutte le altre… Diciamo che c’è soprattutto voglia di essere bravi, ma anche che siamo ancora lontani. Questa voglia che ho visto oggi voglio vederla anche nelle prossime partite. E’ questa la cosa importante».

Si passa a De Rossi e al suo impiego, se come mezz’ala o davanti alla difesa. «Può giocare in tutti e due i ruoli» sostiene il tecnico. Che ribadirà in sala stampa: «L’ho messo più avanti nella prima parte della gara, perché ha l’incisività giusta per colpire in area avversaria. Nella ripresa ho invertito le due posizioni tra lui e Gago e questo mi ha dato ragione, con il gol di Fernando». Tra i giocatori in campo, ha colpito positivamente Taddei come esterno sinistro. «Non so se è stato il migliore in campo, ma uno dei migliori di sicuro. Ha fatto un bel lavoro, una grande partita». La squadra ha tirato di più in porta, rischiando però di prendere il 2-2 a pochi minuti dalla fine. Come lo spiega? «Capita che fai tutto quello che devi fare per arrivare in area avversaria e allora la partita può finire anche 4-1, ma se poi il calciatore è impreciso o la fortuna non ti assiste, se non la chiudi puoi anche prendere il pareggio. Cosa fare? Essere più precisi e sbagliare di meno in fase difensiva. Ma io sono soddisfatto. Ho visto una squadra con più cattiveria. Non è facile giocare contro chi resta dietro con dieci giocatori».

Alla luce di questa classifica così corta, la Roma non ha l’obbligo di puntare in alto? «Sì, ma non so cosa succederà. Io cerco di preparare la squadra e farle capire cosa voglio. Mancano ancora tantissime cose. Non penso alla classifica. Lo faremo nelle ultime dieci partite quando valuteremo se saremo più avanti o indietro rispetto a quello che immaginavamo. Per ora c’è un obiettivo più chiaro: sapere come affrontare le avversarie di turno, a partire dall’Udinese. Il campionato è lungo». L’errore di Bojan? «Si è trovato al posto giusto nel momento giusto. Si può sbagliare, perché non è facile fare un gol. La sua partita è stato molto buona. Peccato per lui e la squadra, ma non sono deluso. E’ normale. La prossima volta, di sicuro farà gol. Totti in panchina? Ho pensato che fosse troppo rischioso farlo giocare, con questo freddo dopo due mesi di assenza, ma non penso a lui per mezz’ora. Confido invece di recuperare il Francesco che era prima dell’infortunio: un punto di riferimento per la squadra, che potrà solo approfittare della sua qualità».