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Luis Enrique: “Roma mi piace molto”

(Il Romanista – E.Masetti) Proseguono i contatti tra la dirigenza della Roma e il legale che cura gli interessi di Luis Enrique.

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(Il Romanista - E.Masetti) Proseguono i contatti tra la dirigenza della Roma e il legale che cura gli interessi di Luis Enrique.

L’obiettivo è uno: concludere entro il week end, definire ruoli e competenze dello staff che affiancherà l’allenatore spagnolo e annunciare l’accordo entro i primi giorni della prossima settimana. Luis Enrique segue le trattative a distanza: ieri ha diretto per l’ultima volta l’allenamento del suo Barcellona B, salutando tutte le persone che lavorano alla ciutat esportiva Joan Gamper (non senza un pizzico d’emozione), poi è partito insieme ai giocatori per Madrid, dove oggi alle 18 affronterà il Rayo Vallecano per l’ultima partita della Segunda Division.

Una partita che l’allenatore spagnolo vuole affrontare con la massima concentrazione, prima di dedicarsi completamente alla Roma. Non verrà nella Capitale, almeno nei prossimi giorni, si informerà tramite Internet e tramite quello che gli riferirà l’uomo che ha scelto per curare gli aspetti burocratici della trattativa. Una novità, considerando che non ha un procuratore e che col Barcellona ha sempre trattato direttamente.

Per vederlo a Trigoria, bisognerà aspettare almeno un paio di settimane: «Roma è una città che mi piace molto - la sua ammissione ai microfoni di Sky - la conosco bene, ma ancora non si può dire che la trattativa è conclusa. Stanno ancora trattando».

Continua ad essere cauto, lo spagnolo, che si aspetta che la Roma gli vada incontro almeno per quanto riguarda il suo secondo - Barbarà - e il collaboratore di campo, Ivan De la Pena. Su questo ieri Luis Enrique non ha voluto dare conferme, impegnato com’era a dare ordini e indicazioni in campo ai suoi ragazzi. Schemi su calcio d’angolo, tocchi di prima, inserimenti, verticalizzazioni improvvise: il gioco d’attacco è la caratteristica principale delle sue squadra. A chi gli faceva notare come fosse inusuale una seduta così intensa alla vigilia dell’ultima partita della stagione, Luis Enrique, sorridendo, ha replicato: «Ma questo è un allenamento leggero, i ragazzi hanno già staccato la spina. In genere sono molto più duri». Saranno contenti i giocatori, che inizieranno a faticare da metà luglio a Riscone.

Luis Enrique ha avallato le due settimane in Trentino, ma pare che potrebbe anche aggiungere qualche altro giorno in più per conoscere meglio i giocatori. Nel frattempo, gli sono stati inviati dei dvd per conoscere meglio la Roma e il suo attuale impianto di gioco. Prima squadra sì, ma anche Primavera. E questa è una novità: Luis Enrique vuole vedere la prima squadra del settore giovanile e chiederà anche la registrazione della sfida di oggi contro il Milan. Probabile che in ritiro vadano almeno sette o otto ragazzi di Alberto De Rossi. E’ da questi piccoli grandi particolari che si capisce come Luis Enrique voglia impiantare lo stile della Cantera a Trigoria.

Possibile? Sì, almeno a sentire il suo vice Joan Barbarà: Joan Barbarà: «Si può esportare questo tipo di calcio se l’allenatore ci crede e sa controllare la situazione: Luis in questo senso non ha alcun problema e ha calciatori per interpretare questo gioco. Adesso - ha aggiunto - ha concluso il suo ciclo nelle giovanili ed è pronto per una grande squadra. Può vincere, perché è meticoloso e metodico e non mi sorprende che la Roma abbia puntato su di lui. Ha un profilo da allenatore molto importante, sa trasmettere le proprie idee alla squadra e ama molto il gioco d’attacco».