(Corriere dello Sport – R.Maida)Tocca il legno della scrivania, che all’estero è un amuleto come il ferro: «Portate sfiga?. Luis Enrique guarda negli occhi i giornalisti e scherza sulla doppia faccia della Roma, imbattibile nel primo tempo e fragile nel secondo: «E adesso il Palermo ci fa gol all’inizio... No, sono cose che nel calcio succedono.
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Luis Enrique: “Ricominciamo, la strada è giusta”
(Corriere dello Sport – R.Maida) Tocca il legno della scrivania, che all’estero è un amuleto come il ferro: «Portate sfiga?. Luis Enrique guarda negli occhi i giornalisti e scherza sulla doppia faccia della Roma, imbattibile nel primo...
Ma non esistono problemi atletici. Dimenticatevi di questa ipotesi. E’ solo una questione mentale» . Particolarmente pericolosa in questa tiepida domenica d’ottobre, perché se la Roma ha incassato il 50 per cento dei suoi gol nell’ultimo quarto d’ora, dall’altra parte gioca una squadra che ha segnato il 44 cento dei suoi nello stesso intervallo di tempo (...)
AVANTI - In più c’è il ricordo del derby a spaventare i tifosi. Luis Enrique lo scaccia via: «Il derby è passato, penseremo alla Lazio nel girone di ritorno. A me dispiace per la gente, che è stata fantastica, più che per me. Ma la stagione continua. Ho visto che la squadra si è allenata bene in questa settimana, meglio di quanto mi sarei aspettato. E mi auguro che giochi al cento per cento anche contro il Palermo. Altrimenti non sarà facile vincere» . Tornando a domenica scorsa, spiega: «Fino all’uno a zero ho visto la Roma che voglio, siamo andati bene anche fino al quarto d’ora, poi la squadra non mi è piaciuta» . Il paradosso : «Forse sarebbe stato meglio non segnare così presto. Magari avremmo visto un’altra partita. Io non amo giocare a seconda del risultato parziale: che si vinca o si perda, bisogna mantenere sempre lo stesso atteggiamento. Noi invece andavamo sempre indietro, contro il pressing cercavamo il lancio lungo di Stekelenburg. E non va bene, dobbiamo trovare altre soluzioni (...) Il possesso palla è fondamentale. La cosa migliore è tenere la palla per andare velocemente verso la porta avversaria. Ma ci sono anche gli altri, che contrastano. E allora a volte conviene giocare in orizzontale. La strada migliore per trovare il gol può essere indiretta invece che diretta» .
LIVELLO - A che punto è la Roma nel recepire questo concetto? Sabatini dice che il «progetto» è al cinquanta per cento. Luis Enrique muove la mandibola, scettico: «Io sono esigente, anche troppo, perciò credo che le parole di Walter siano state un gesto di fiducia nei miei confronti. So solo che c’è tanto da lavorare. Devo convincere i calciatori ad applicare il mio sistema di gioco» . Con una scadenza:«Faremo i bilanci tra sette-otto mesi. Ho fatto tanti errori e continuerò a farli, perché non esiste un allenatore che non sbaglia. Non so se sono un tecnico top o tap (espressione già usata da Antonio Conte, ndr)ma neppure mi interessa. Mi interessa solo far crescere la Roma» .
LA ROSA - E’ soddisfatto della squadra che gli hanno consegnato i dirigenti: «Si può sempre migliorare un organico e se il mercato offre delle occasioni, ben venga. Ma ho 29 giocatori, ho tanti giovani bravi. Già così ogni volta devo fare scelte dolorose per lasciare a casa gente che meriterebbe di giocare» . Come è successo a Simplicio nel derby: «Fabio si era allenato bene, è un professionista esemplare, e aveva fatto una bella partita con l’Atalanta. Ma io sono obbligato a escludere qualcuno» . Stavolta il calendario lo soccorre, regalandogli tre partite da oggi a sabato prossimo. Vedremo tre formazioni diverse: «Ho tante possibilità, ho bisogno di tutti. Siamo a quattro punti dalla vetta, se in questo ciclo facciamo 7-9 punti saremo in testa alla classifica o quasi. Mi rendo conto che sia difficile indovinare chi gioca. Ma mi piace che tutti i calciatori pensino di poter giocare» .
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