rassegna stampa roma

Luìs Enrique: “Cantiere aperto”

(Corriere della Sera – G. Piacentini) – «Non ho la bacchetta magica, non bastano dieci giorni per costruire una squadra» . Parola di Luis Enrique, al termine del triangolare di Innsbruck che ha visto una Roma sperimentale e priva di...

Redazione

(Corriere della Sera - G. Piacentini) - «Non ho la bacchetta magica, non bastano dieci giorni per costruire una squadra» . Parola di Luis Enrique, al termine del triangolare di Innsbruck che ha visto una Roma sperimentale e priva di tanti titolari perdere 3-0 col Paris Saint Germain e superare 1-0 il Wacker.

Quella reduce da Riscone è una squadra incompleta e il tecnico spagnolo è tornato a casa con alcuni dubbi ma anche qualche certezza. La prima riguarda il portiere. Partiti Doni e Julio Sergio (oggi andrà al Lecce), né Curci né Lobont danno garanzie. Per questo si è puntato su Stekelenburg, oggi a Roma per la firma e le visite mediche. In difesa Heinze può fare il centrale e l’esterno ma Juan accusa i segni del tempo; per questo Burdisso, che non si dovrà operare all’anca, potrebbe anticipare il suo ritorno dalle ferie dopo la Coppa America. Sugli esterni Luis Enrique ha riscoperto Cicinho e anche Rosi ha fatto vedere di poter dire la sua; Cassetti e Crescenzi sono stati utilizzati al centro per «cause di forza maggiore» mentre Antei ha evidenziato ancora qualche limite di personalità, come il nuovo arrivato José Angel.

La sorpresa è Taddei, che ha dimostrato di poter fare l’esterno basso su entrambe le fasce. Per completare il reparto manca un centrale. In mezzo al campo c’è solo una certezza: Daniele De Rossi, in attesa del rinnovo del contratto, giocherà davanti alla difesa. La sua riserva non è Pizarro (che ha giocato sempre interno, ad eccezione del minitempo con il Wacker) bensì Viviani, tra i giovani uno dei più pronti. In rialzo le quotazioni di Greco, il cui trasferimento al Lecce è stato bloccato: al suo posto andrà Bertolacci. Brighi e Perrotta fanno sempre il loro dovere, ma difficilmente saranno inamovibili. Verre tornerà in Primavera. Manca un titolare, che dovrebbe arrivare con i soldi della cessione di Vucinic. Partito Ménez, il montenegrino è la seconda nota dolente del ritiro: la sua esperienza a Roma può considerarsi finita. Rimangono Totti, Borriello (tra i più positivi, anche da esterno), Bojan e Caprari (tra i migliori) in attesa dell’arrivo di Lamela e (forse) di un altro attaccante