rassegna stampa roma

Luis Enrique, ora i mugugni sono dilaganti

(La Gazzetta dello Sport – B.Tucci) – C’è un aggettivo che attualmente accomuna il destino di Fiorentina e Roma: deludente.

Redazione

(La Gazzetta dello Sport - B.Tucci) - C'è un aggettivo che attualmente accomuna il destino di Fiorentina e Roma: deludente.

Se non è così, provate a chiederlo alle due tifoserie, quella viola e quella giallorossa, che cosa ne pensano di questa prima parte di campionato. Le aspettative, all'inizio della stagione, erano molto diverse, per entrambi le squadre. I viola credevano in Mihajlovic e nel suo ottimismo; i giallorossi nella rivoluzione voluta dalla nuova proprietà americana, quella a stelle e strisce. Che cosa sia successo al mister serbo, lo sapete tutti. Ha dovuto fare le valigie dopo una serie di risultati assolutamente insufficienti. Che cosa stia accadendo invece all'ombra del Colosseo lo si può leggere quotidianamente su tutti i giornali.

Il mugugno, prima sotterraneo, ora sta dilagando e non sono pochi coloro che dicono e che sperano che Luis Enrique non arrivi a mangiare il famoso panettone. E, quindi, che non arrivi a Natale. Perché? Per le sue scelte spesso «singolari» (ed uso un eufemismo); perché il tecnico spagnolo è troppo arrogante; perché ritiene di essere il «Verbo»; perché non ascolta mai le critiche di chi vuol portarlo sulla buona strada. Insomma, la curva sud freme e, dopo un periodo in cui ha pazientato, ora scalpita e desidera veder giocare la propria squadra in modo diverso. Più determinata, più concreta, meno balbettante di quanto non sia stata fino ad oggi. Si può scrivere, dunque, che domani pomeriggio al Franchi di Firenze andrà in scena un incontro molto delicato.

Certo, non potrà toccare la panchina della Fiorentina, cambiata di recente. Al timone dei viola c'è un noto signore, Delio Rossi, l'ex allenatore della Lazio che volle farsi un bel bagno nella fontana del Gianicolo subito dopo aver battuto la Roma in un derby. Ma è altrettanto vero che lo stesso signor Rossi sarebbe venuto di gran carriera a Trigoria, nel caso in cui la società giallorossa avesse voluto dare anzitempo il benservito a Lucho. Il quale, è inutile nasconderlo, adesso trema. Sente traballare la sua poltrona, malgrado le smentite di rito di Walter Sabatini e Franco Baldini. E lo spagnolo spera che i suoi ragazzi, alla fine, riescano a trovare quella quadratura del cerchio che lui insegue da quando è cominciato questo campionato. Per farla breve, quindi, domani si gioca la partita delle deluse. Ma sarà anche una partita deludente o, al contrario, Roma e Fiorentina disputeranno un match al cardiopalma per allontanare i fantasmi?