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Luis Enrique: «A me va bene così»

(Il Tempo – M.De Santis) – Sconfitto e contento. Luis Enrique la prende così, come se fosse una vittoria. «Sono felicissimo, per la prima volta ho visto la Roma che volevo».

Redazione

(Il Tempo - M.De Santis) - Sconfitto e contento. Luis Enrique la prende così, come se fosse una vittoria. «Sono felicissimo, per la prima volta ho visto la Roma che volevo».

Il risultato è solo un dettaglio. «Il calcio - continua il tecnico asturiano (ieri pomeriggio alle prese con un fastidioso virus influenzale) - sa essere ingiusto: stavolta è stato ingiustissimo. Noi abbiamo fatto una grande gara e avremmo meritato di vincere. Alla fine ho fatto i complimenti ai miei ragazzi, siamo una squadra di campioni». Parole da vera e propria rivoluzione culturale. Come tutte le altre pronunciate ieri sera da Luis Enrique: «Non so e non mi interessa delle conseguenze ambientali che può creare questo risultato. Per me è molto più importante la prestazione che abbiamo offerto in campo per tutti i novanta minuti: per la prima volta ho visto quello che voglio. Possiamo e dobbiamo ancora migliorare, ma abbiamo fatto una grande partita e, lo ripeto, io sono contentissimo. L'unico appunto che posso fare è che dobbiamo diventare più bravi nel concretizzare tutte le occasioni che riusciamo a costruire. Difendere il pareggio? No, la Roma non mi ha scelto per difendere ma per portare avanti sempre una proposta di gioco. Lo farò anche contro il Milan e alla fine vedremo chi sarà il migliore».

Anche il ds Walter Sabatini la pensa sulla stessa lunghezza d'onda dell'allenatore: «Questa partita ci dà solo buone notizie. Se la squadra riuscirà a ribadire queste prestazioni vincerà molte gare. Questo passo falso è una tappa importante nel nostro percorso di crescita. Come ne fa parte anche il saper sopportare le sconfitte. Sarebbe stato meglio accontentarsi di un pareggio? Certo che ci si può accontentare, ma non è quello che noi abbiamo chiesto a Luis Enrique. Gli abbiamo chiesto di attuare un cambio di mentalità». Pure Perrotta, impiegato per la terza volta dall'inizio di stagione da terzino destro, assolve la Roma: «Ci dispiace davvero tanto, ma non abbiamo nulla da rimproverarci. Il Genoa si è difeso in tanti uomini, noi abbiamo dominato ma siamo quelli che ritornano a casa senza niente in tasca».

Greco si unisce al coro degli scontenti del risultato ma non della prestazione: «Ci hanno punito due episodi, ma dobbiamo assolutamente continuare su questa strada».Borini, almeno, può consolarsi con il primo gol in serie A della sua nascente carriera. «La prima rete - dice l'ex Chelsea e Swansea - non si scorda mai, ma il rammarico c'è ed è tanto. Cosa ci manca? Non credo che ci manchi la grinta o la cattiveria, forse difettiamo un po' di libertà di pensiero nel fare quello che ci chiede Luis Enrique». Se Borini può comunque essere felice per la rete, per Bojan, la serata di ieri a Marassi, è stata decisamente da dimenticare. «Il calcio è così - commenta amaramente lo spagnolo - ma sono convinto che tutti si siano accorti di che ottima partita ha fatto la Roma. Ora, però, dobbiamo essere bravi a ripeterci contro il Milan. Quella di sabato sarà una partita difficile, ma molto importante con tre punti pesanti in palio».