rassegna stampa roma

Luis Enrique ha fretta «Convinco o vado a casa»

(La Gazzetta dello Sport – M.Cecchini) – La fisiognomica lo racconta volitivo, istintivo, deciso. Probabile che la scienza abbia ragione.

Redazione

(La Gazzetta dello Sport - M.Cecchini) - La fisiognomica lo racconta volitivo, istintivo, deciso. Probabile che la scienza abbia ragione.

Luis Enrique non è un giocatore di poker che ha bisogno di carte per il suo bluff, ma un condottiero a cui occorrono soldati per il suo esercito. Li avrà, perché la Roma che sta nascendo presto (entro martedì) potrebbe avere un nuovo portiere di livello, Stekelenburg, anche se questo porterà ad una cessione per certi versi dolorosa: Menez.

Gruppo unito Ma il gruppo va davanti a tutto, anche ai singoli. E se si fallisce, si paga. «I giocatori devono essere convinti della bontà dei miei insegnamenti, sono loro a risolvere i problemi. Se non ci riuscirò andrò via, a casa, e verrà un altro al mio posto. Comunque credo che ci stia riuscendo, visto che tutto qui mi piace e i ragazzi mi seguono. Ma se mi accorgessi che qualcuno non mi segue, sarebbe fuori» . I gossip hanno dato Vucinic come indiziato. Idee così chiare, però, s’infrangono sulla «querelle» Baldini-Totti. «Lo dico solo una volta: sono sicuro che loro fanno il meglio per la Roma. Troppa pressione? No, mi piace. Se saremo uniti con i tifosi in campo non scenderemo in undici, ma in ottantamila. Non so se la squadra sarà in prima o seconda fascia, lo dirò quando la rosa sarà completa. So che è un progetto a lungo termine, ma io vorrei vincere subito. Totti e Borriello insieme? Si può fare perché voglio tanta qualità in campo, ma se si attacca insieme bisogna anche difendere insieme» . «Dobbiamo essere tutti uniti, gruppo e tifosi: così non giocheremo in 11 ma in 80 mila»

Stekelenburg &Menez Meglio per Stekelenburg, che vede le sue chance crescere. «Potrebbe essere il mio ultimo allenamento all’Ajax, non sono mai stato così vicino ad un altro club, ora la palla passa in Italia» . Vero. La forbice che divide la Roma dal giocatore è di tre milioni (8 a 5), ma il manager Jansen sparge miele: «Siamo sicuri che la trattativa andrà bene» . Probabile, visto che soldi freschi stanno per entrare in cassa. Anche ieri ci sono stati contatti tra Leonardo e Sabatini (che ieri notte sarà in ritiro per parlare con Totti e avere un vertice con il tecnico). Il Psg vuole Menez (ieri elogiato da Luis Enrique come «uno alla Iniesta» ) e la trattativa si potrebbe chiudere intorno ai 6 milioni. Titoli di coda sull’utilizzo della stampa da parte del nuovo tecnico. «Ho sempre letto poco i giornali. Troppi elogi e troppe critiche non fanno bene. E poi, visto che ci lavoro, credo di conoscere la situazione del club meglio dei giornalisti» . Chissà che non scopra che Roma, a volte, sia l’eccezione che confermi la regola.