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Luis Enrique, firma e “cantera”

Luis Enrique sarà il prossimo allenatore della Roma, su questo non c’è dubbio.

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Luis Enrique sarà il prossimo allenatore della Roma, su questo non c’è dubbio.

Solo che, a differenza di quanto circolato mercoledì, l’asturiano non ha ancora apposto la propria firma sul contratto biennale da 1,6 milioni a stagione (con opzione per il terzo), né ha rilasciato interviste ufficiali. Le priorità di Walter Sabatini sono dunque la finalizzazione dell’accordo e il completamento della rosa. Tra gli obiettivi principali c’è Bojan Krkic. Ma andiamo con ordine. Il 41enne asturiano ha voluto fare chiarezza sulla sua posizione in un post pubblicato sul proprio blog ufficiale: “Ciao a tutti, torno a scrivere sul mio blog per riprendere i contatti con i miei fans. Innanzitutto voglio ringraziare il Barcellona per l’affetto e la fiducia che mi ha offerto quando non ero ancora un vero allenatore. Sono stati tre anni meravigliosi e sono soddisfatto degli obiettivi raggiunti. Nelle ultime settimane mi è stata offerta l’opportunità di allenare una delle più grandi squadre in Italia. In attesa della firma del contratto, che avverrà nei prossimi giorni, sono molto felice ed emozionato. Spero di creare una Roma capace di raggiungere tanti successi”. “Non ho fatto alcuna dichiarazione in questi giorni a nessun mezzo italiano, e un incrocio di frasi fuori alla porta di casa, serve solo a qualcuno per dilungarsi in commenti, che non coincidono con le mie dichiarazioni in tutta la mia tappa di allenatore e prima di giocatore. Molti media pubblicano la falsa intervista. Volevo chiarire questo particolare, non è importante per me, ma lo ritengo di cattivo gusto. Adesso sono molto contento e ho tanta voglia di imparare l’italiano. Vi terrò informati. Saluti”, si legge su luisenrique21.com. Del tecnico ha parlato, o meglio non ha parlato, Walter Sabatini, che questa mattina ha varcato per il prima volta i cancelli di Trigoria per un primo contatto ‘da dentro’ con il mondo giallorosso per poi, nei prossimi giorni, dedicarsi a mercato e incontrare Luis Enrique: “Prima volta a Trigoria? Già sono venuto qualche volta. Se Luis Enrique è ufficiale? Non posso parlare… La conferenza stampa? Penso nei prossimi giorni. Oggi rimango poco. Giusto 10 minuti sarà una cosa breve”. Insieme al diesse designato anche Gian Paolo Montali, Antonio Tempestilli, Danieli Pradè e Cristina Mazzoleni. Insomma, il ‘vecchio’ e il nuovo corso. Luis Enrique, che verrà presentato a inizio luglio e avrà quattro collaboratori – Ivan De la Peña, Roberto Moreno, Antonio Llorente e Raphael Cabañellas (lo staff guadagnerà complessivamente una cifra vicina a 1,1 milioni di euro netti all’anno) –, ha il desiderio e l’incarico di trasformare la Roma in una specie di ‘cantera’ giallorossa. Dal momento che far crescere piccoli Iniesta richiede tanto tempo, l’intenzione è quella di bruciare le tappe trapiantando direttamente nella Capitale un po’ di Barcellona. Si fanno i nomi del terzino Montoya, dell’attaccante Soriano, del centrocampista Romeu e dell’esterno Jeffren. Ma l’obiettivo numero uno è Bojan Krkic, classe 1990 di passaporto spagnolo e origine serba, graditissimo al tecnico spagnolo. Chiuso in azulgrana da Messi, Villa e Pedro (per non parlare dei colpi di mercato estivi), il giovane attaccante sarebbe disponibile al trasferimento in giallorosso, dove ha le carte in regola per diventare un punto di riferimento importante. Dal momento che i presupposti per strappare il sì del giocatore ci sono tutti, Sabatini lavorerà sulla formula del prestito con diritto di riscatto fissato sui 10 milioni di euro.

Altro elemento nel mirino della Roma è Gaston Ramirez, trequartista uruguaiano del Bologna. La Roma ha offerto alla società rossoblù 10 milioni di euro, il Bologna prova a ottenerne 15, l'Inter ha gli occhi puntati sul giocatore e lo tratta nell'ambito dell'affare Viviano, magari per poi girarlo all'Udinese insieme a tanti soldi in cambio di Sanchez. Ce n'è abbastanza per far arrabbiare l'agente del calciatore, Pablo Betancourt: “Gaston vuole la Roma  - ha dichiarato il procuratore del nazionale uruguaiano al Resto del Carlino - , per lui il club giallorosso rappresenta una grande opportunità e il Bologna ha detto di no a 10 milioni, a un’offerta reale. Sono deluso, era tutto pronto per chiudere l'affare. Gli ho portato un talento a 3 milioni di euro e una squadra pronta ad acquistarlo per 10: penso che il club ci guadagni già abbastanza così. Invece i dirigenti del Bologna hanno risposto di no senza neanche informare me o il ragazzo. Così non va bene, siamo delusi sia io che Ramirez. L’Inter? E’ interessata anche l'Inter, ma al contrario della Roma la società nerazzurra non ha ancora avanzato offerte concrete

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