(Corriere dello Sport - A.Fani) - Il Valencia non si aspettava di vincere il 40° «Naranja» con tanta facilità.
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Luis Enrique: Errori infantili
(Corriere dello Sport – A.Fani) – Il Valencia non si aspettava di vincere il 40° «Naranja» con tanta facilità.
Né Luis Enrique si aspettava di regalarlo così candidamente agli avversari, fatto sta che la Roma, invitata per la seconda volta dopo il 2006 al trofeo valenciano, se ne torna a casa come cinque anni fa. Allora i gol di scarto furono due, stavolta tre. Va bene le assenze, va bene che il Valencia è rimasto lo stesso dell'anno passato, quindi era squadra più rodata e compatta, però la Roma messa in campo dallo spagnolo ha lasciato molto a desiderare. E lui non si è nascosto.
ERRORI PUERILI -« Se vai in campo al Mestalla, contro una grande squadra come il Valencia, e non sei al 100 per cento fisicamente e mentalmente, prendi sberle. Noi abbiamo fatto degli errori infantili sui gol, e questo in parte mi consola perché si tratta di mancanze banali, però il Valencia è stato superiore a noi in tutto, e questa è la verità » . L'allenatore ha analizzato la situazione per reparti ma sa che c'è poco da salvare nella partita di ieri sera: soprattutto la difesa era poco protetta da un centrocampo a tre che perdeva palla con eccessiva facilità:« In fase difensiva- attenzione non dice in difesa, come singolo reparto ma in fase difensiva, per specificare che a non funzionare è stato l'impianto più dei singoli interpreti -non ha funzionato nulla, zero e porto zero, ci sono molte situazioni su cui dobbiamo lavorare. Senza collaborazione in attacco e difesa non possiamo combinare molto».
LONTANI DALLA GRANDE EUROPA- Tra meno di una settimana c'è l'Europa League e da lì ci saranno solo partite ufficiali. Vale a dire margine di errore nullo, ma Luis Enrique ha capito una cosa: non è neanchelontanamente al livello delle migliori d'Europa, considerando che il Valencia non è, per restare dalle sue parti, né il Real Madrid né il Barcellona.« Contro il Valencia si è visto che siamo lontani da quello che vogliamo, però manca una settimana di lavoro alla partita con lo Slovan Bratislava in Europa League e possiamo crescere ancora. Ci sono anche cose che possono funzionare, dobbiamo avere fiducia in quello che facciamo. Non mi piace che i nostri tifosi vedano la Roma venire a Valencia e perdere 3-0 ma bisogna credere nel progetto e lavorare. L'attacco non va? Forse tre attaccanti sono pochi, forse ne dovrei schierare sei... La verità, scherzi a parte, è che non possiamo fare in dieci minuti un lavoro per il quale servono diversi giorni. Andiamo avanti, con fiducia » .La Spagna si aspettava molto dalla prima di Bojan nella terra natia, però il catalano- slavo è andato a corrente alternata:« Sì, Bojan ha fatto cose buone e cose meno buone ma non è una questione di singoli, bisogna lavorare sulla squadra, bisogna lavorare da squadra » .
PERROTTA E PIZARRO KO- Oltre agli schiaffi del 3- 0, Luis Enrique e la sua nascente Roma incassano altre spiacevoli notizie dal fronte infermeria. Perrotta è uscito dopo 7 minuti, la prima diagnosi parla di una distorsione alla caviglia che dovrà essere valutata nei prossimi giorni. Non va meglio per Pizarro che è uscito nel finale per un problema muscolare. Il sospetto è che l'entità del problema non sia lieve ma serviranno esami nei prossimi giorni per capire meglio quanto dovrà stare fermo il cileno. Sembra improbabile che possa giocare in Europa, al pari del suo collega di reparto mediano. In breve: alla prima uscita ufficiale dovrà inventarsi un centrocampo. Sarà meglio che anche il mercato in entrata dia i suoi frutti.
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