rassegna stampa roma

Luis Enrique e i suoi talenti

(Il Romanista – V.Valeri) – Luis Enrique è sulla soglia di Trigoria e già qualcuno borbotta, fa

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(Il Romanista - V.Valeri) - Luis Enrique è sulla soglia di Trigoria e già qualcuno borbotta, fa

cendo il confronto con il quasi ex allenatore giallorosso Vincenzo Montella: «Ma se dobbiamo prendere uno che viene dal Barcellona B, perché non tenere l’Aeroplanino?». Di motivi ce ne sono almeno due. Il primo: l’ex centravanti di Pomigliano d’Arco, prima del grande salto in prima squadra, era il tecnico di un gruppo di ragazzini di 15 o 16 anni, sicuramente bravi e futuribili, ma pur sempre ragazzini. Il secondo viene da sé, perché tiene conto del fatto che Luis Enrique, invece, da tre stagioni è alla guida di un Barcellona bis, che disputa il campionato nazionale di Segunda Divisiòn, la nostra serie B. Sono tutti giocatori veri, molto giovani - 19 o 20 anni - ma già competitivi, abituati ad un livello agonistico che non lascia spazio all’infantilismo e alle distrazioni. Ma chi sono i gioiellini di quello che, probabilmente, sarà il prossimo allenatore della Magica? Uno che già conosciamo è Thiago Alcàntara Do Nascimiento, 20 anni compiuti l’11 aprile scorso, nato in Puglia a San Pietro Vernotico, perché il padre brasiliano Mazinho - campione a Usa ’94 - era in forza al Lecce. Thiago, quindi, è italo-brasiliano e possiede anche il passaporto spagnolo. Centrocampista brevilineo (172 cm), preferisce muoversi alle spalle delle punte; con i blaugrana ha già realizzato due reti nella Liga, la prima a febbraio 2010 su assist di Messi. Un battesimo mica male. Ha confidenza anche con i colori della sua nazionale, avendo fatto tutte le trafile giovanili prima di diventare un punto fermo dell’Under 21 di Saez. Il secondo da segnalare è Jonathan Do Santos, fratello del più famoso Giovani. È un centrocampista centrale anche lui bassino, ma proprio per questo velocissimo, abile nel gioco di gambe e negli scambi di prima. Nato nel 1990 in Messico, è uno dei veterani del Barça B e si è affacciato in prima squadra solo due volte, anche se c’è chi già lo vorrebbe almeno in prestito: è notizia di ieri, infatti, l’interessamento del Racing Santandèr, dove già il fratello maggiore è a titolo temporaneo dal Tottenham. Sono loro due i giovani più interessanti di quella che, Roma o no, sarà l’ex squadra di Luis Enrique. Comunitari, con ottimi piedi, esperienza sufficiente e lo stile Barcellona nel sangue: chissà che non possano rappresentare la “dote” con la quale il nuovo tecnico giallorosso giungerà nella capitale per convincere gli scettici aprioristici. Vederli giocare fino a oggi, nel 4-3-3 di Luis Enrique e di tutto il modello-Barça, è stato uno spettacolo.