rassegna stampa roma

Luis Enrique, blitz a Roma

(Corriere dello Sport – G. D’Ubaldo) – Tutto come previsto. Luis Enrique a Roma. Un breve blitz, durato ventiquattro ore. E’ arrivato proprio lunedì ed è riparti­to ieri sera. Toccata e fuga, per porre le ba­si della sua...

Redazione

(Corriere dello Sport - G. D'Ubaldo) - Tutto come previsto. Luis Enrique a Roma. Un breve blitz, durato ventiquattro ore. E’ arrivato proprio lunedì ed è riparti­to ieri sera. Toccata e fuga, per porre le ba­si della sua permanenza a Roma.

La scuola per i figli, la casa. Un viaggio che doveva restare segreto. Luis Enri­que è arrivato lunedì in sera­ta con la moglie Elena Cul­lell e i due figli più grandi, Pacho e Sira. L’asturiano con la sua famiglia ha alloggiato all’hotel degli Aranci, ai Pa­rioli, vicino alle mete che aveva fissato per ieri. Una cena veloce in albergo, per evita­re di farsi vedere in giro per Roma. Jeans e polo blu, ieri mattina ha fatto colazione alle 8,30 ed è rimasto sorpreso e infastidito quando ha trovato un primo cronista ad aspettarlo. « Sei un giornalista? Vai via. So­no qui per la scuola ».

Questo blitz romano voleva farlo in incognito. Subito dopo il check out in albergo e intorno alle nove è arrivata una signora alla guida di una Golf bianca. E’ lei il “gancio”, la sorella di una cara amica della moglie che vive a Barcel­lona e che si è messa a dispo­sizione per aiutare la fami­glia di Luis Enrique a prepa­rare il trasferimento a Roma. Intorno alle nove si sono messi in viaggio e alle nove e un quarto sono arrivati al­l’Olgiata, complesso di ville esclusive a nord di Roma. Vi­gilanza ai due ingressi che garantisce costantemente la privacy. E’ sta­to Ivan De la Pena a consigliargli quel para­diso nel verde. Un complesso esclusivo, molto comodo per i giocatori della Lazio che raggiungono facilmente Formello. Un po’ meno per chi tutti i giorni deve fare il giro di Roma per andare a Trigoria, per un tota­le di 43 chilometri. I dirigenti giallorossi gli hanno consigliato di riflettere e di mettere in conto il traffico di Roma sul Raccordo, soprattutto al mattino. Luis Enrique è andato via dall’Olgiata al­le 12,20, per raggiungere la scuola scelta per i figli. L’istituto interna­zionale Saint George, sulla Cassia all’altezza de La Stor­ta. Retta annuale da vip, una delle scuole più prestigiose di Roma. Il nuovo tecnico giallorosso ha parlato con il preside, si è informato su tut­to. E’ rimasto per circa un’ora al Saint George, al­l’una e mezzo quando la Golf bianca è ripar­tita dalla scuola la notizia della sua presen­za nella Capitale si è diffusa tra i tifosi. Un paio di ragazzi hanno provato ad avvicinare Luis Enrique per un autografo, ma l’astu­riano ha preferito non abbassare il finestri­no dell’auto, considerato che il numero dei cronisti era cresciuto. La signora alla guida della Golf bianca ha consigliato di tornare all’Olgiata, dove ci sono un paio di ristoran­ti all’interno del complesso, dove poter pranzare tenendo a distanza telecamere e microfoni. E’ rimasto all’Olgiata oltre le quattro del pomeriggio, quindi il trasferimento in ae­roporto, per prendere l’aereo di ritorno a Barcellona e go­dersi gli ultimi giorni di va­canza prima di cominciare a lavorare con la Roma. Luis Enrique sarà presen­tato da Thomas DiBenedetto tra il dieci e il quindici luglio, giorno della partenza della squadra per il ritiro di Riscone di Brunico. La Roma ame­ricana va di corsa, in quei giorni oltre all’al­lenatore saranno presentati il presidente, le nuove maglie, la campagna abbonamenti. E i primi acquisti.