rassegna stampa roma

Luìs Enrique, avanti con tre problemi

(Corriere dello Sport – A. Ghiacci) – La Roma riparte da Luis Enrique, precisamente dal colloquio che il tecnico spagnolo ha avuto con la squadra ieri a Trigoria: un quarto d’ora di faccia a faccia, negli spogliatoi, prima...

Redazione

(Corriere dello Sport - A. Ghiacci) - La Roma riparte da Luis Enrique, precisamente dal colloquio che il tecnico spagnolo ha avuto con la squadra ieri a Trigoria: un quarto d’ora di faccia a faccia, negli spogliatoi, prima dell’allenamento.

L’allenatore ha espresso gradimento nei confronti del gruppo, chiedendo però maggiore impegno, soprattutto durante le sedute di lavoro, convinto che con la voglia di tutti si possa uscire dal momento di crisi. Avanti con Luis, quindi, anche se va detto che le perplessità restano: tra i componenti del gruppo e tra alcuni dirigenti.

SQUADRA - La giornata a Trigoria è iniziata presto. Luis Enrique è arrivato al centro tecnico giallorosso verso le dieci, dopo di lui hanno varcato il cancello i primi giocatori: Simplicio, Greco e Borini. Pian piano poi, tutti gli altri. L’allenamento fissato alle 14, impone ai giocatori di mangiare verso le undici e mezza di mattina. E proprio questo è uno dei punti su cui il gruppo non è d’accordo con le scelte del tecnico: difficile, pensa più di qualcuno, seguire una giusta alimentazione partendo dai carboidrati (pasta o riso) a quell’ora. In tanti poi, hanno i figli piccoli, e gradirebbero, dopo pranzo, andare a prenderli negli asili. L’altro punto in questione è la formazione: il fatto che Luis Enrique la comunichi soltanto poco prima della partita, invece di tenere alta la tensione di tutti, sta producendo l’effetto contrario. E cioè che non tutti arrivano al momento clou con la giusta carica, convinti magari di non essere scelti, salvo poi ritrovarsi titolari. E ancora: il dettame tattico particolarmente rigido. E qui si possono ricollegare le discussioni avute tempo fa con due argentini, due difensori centrali, Heinze e Burdisso, convinti che a volte la squadra sia troppo esposta agli attacchi avversari e che la fase difensiva vada curata meglio. La squadra ieri, però, non ha preso la parola.

DIRIGENZA - Parola che invece aveva preso la dirigenza giallorossa. Non ieri, visto che nello spogliatoio c’erano solo lo staff tecnico e la squadra, ma nei giorni scorsi. Dal confronto però è venuto fuori un messaggio: il gruppo è compatto e vuole uscire dalla crisi eha bisogno il gruppo, di saper essere, insomma, un po’ più elastico. Luis Enrique ha risposto chiedendo rinforzi: la squadra, secondo lui, ha bisogno di modifiche fin da gennaio. In tal senso ha ricevuto garanzie, ma certo è che la società si aspetta un cambio di registro già dalle prossime tre partite, che potrebbero essere decisive. Il fatto poi che, in un momento come questo, Luis Enrique sia stato mandato da solo a confrontarsi con la squadra, è un’ulteriore prova del fatto che i dirigenti abbiano deciso di mettere il tecnico di fronte alle proprie responsabilità: massimo appoggio, ma ora servono i progressi.