(Leggo) - Dopo il derby perso dalla Roma, dibattito su Luis Enrique. Cinque domande sul progetto dello spagnolo: sbaglia o no?
rassegna stampa roma
Lucho e ombre
(Leggo) – Dopo il derby perso dalla Roma, dibattito su Luis Enrique. Cinque domande sul progetto dello spagnolo: sbaglia o no?
FABIO MACCHERONI
1) Luis Enrique propone un gioco non innovativo, ma interessante quanto dispendioso. Per vederne i frutti occorre grande rodaggio, quindi è determinante che i giocatori abbiano quella continuità che finora è venuta meno. L.E. sembra in eterna sperimentazione. Ha avuto buona parte dei giocatori fuori tempo massimo, ma ha anche operato scelte che rasentano il dilettantismo (Okaka per Totti).
2) I centrali della difesa andrebbero alternati soltanto in caso di calamità naturale. Kjaer al posto di Burdisso nel derby d’esordio non si spiega neppure con gli impegni internazionali dell’argentino.
3) L.E. ci ha fatto innamorare e dimenticare in fretta di Caprari. Ha rispolverato e sepolto (vivaddio) Okaka. Esaltato e mandato in tribuna Simplicio. E Borini? E Borriello? E Cicinho? E Cassetti?
4) Totti probabilmente è insostituibile. Lamela potrebbe smentirci? Vedremo. Pjanic per Totti è stata la più grande delusione dopo l’esordio di Okaka. Avremmo scommesso sul coraggio, sul «progetto», quindi su Borini-Bojan-Osvaldo.
5) La palla scottava fra i piedi di giocatori che non hanno ancora capito che cosa dovrebbero fare. L.E. dovrebbe affidare le chiavi del centrocampo a qualcuno, meglio se a Gago-De Rossi-Pjanic.
MASSIMO MAURO
1) Credo che la sua preoccupazione sia prima di tutto quella di cambiare la mentalità: non 11 titolari, ma un gruppo su cui poter contare. È uno degli argomenti più difficili da affrontare con un giocatore, soprattutto in una squadra che due stagioni fa ha sfiorato lo scudetto.
2) Anche in questo caso non si può prescindere dal problema culturale. Non è una questione di uomini, ma di dare il tempo a Luis Enrique di convincere i difensori ad accorciare il campo salendo una decina di metri. Capisco però che siamo a Roma e non a Udine o Parma e che quindi c’è l’esigenza di fare risultato.
3) Onestamente queste sono scelte che fa l’allenatore, che non mi sembra un pazzo.
4) Il Barcellona ha giocato la finale di Champions con un centrale di centrocampo schierato come centrale difensivo. Inoltre, Pjanic è un trequartista naturale. Piuttosto, mi sembra che contro la Lazio il problema sia stato che Osvaldo e Bojan non hanno fatto salire la squadra.
5) Luis Enrique non ha rinnegato un bel niente: c’erano gli spazi per andare in profondità e per questo la squadra ha giocato in un’altra maniera. Il possesso palla sistematico va bene quando si affrontano squadre arroccate davanti alla loro area. Insomma, nonostante la sconfitta mi sembra la partita meno adatta per criticare Luis Enrique.
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