(Il Romanista - G.Dell'Artri) Sereno, disteso, sorridente. Così Mircea Lucescu è arrivato nella Capitale.
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Lucescu: «Roma più esperta»
(Il Romanista – G.Dell’Artri) Sereno, disteso, sorridente. Così Mircea Lucescu è arrivato nella Capitale.
Il tecnico dello Shakhtar era in testa alla comitiva ucraina che è sbarcata a Roma sabato sera (prima sosta al centro sportivo della Borghesiana, mentre da stasera il gruppo si trasferirà al Rome Cavalieri), con quattro giorni di anticipo sulla partita di mercoledì, per permettere alla sua squadra di entrare pienamente in clima partita. Un’atmosfera che manca allo Shakhtar da più di due mesi, da quando è iniziata la sosta invernale del campionato. Per il momento Lucescu è parso ottimista. Tanto da spingere i cronisti ucraini a chiedergli se pensa di aver già scoperto il modo di battere la Roma. «In campo ci vanno i giocatori – ha risposto lui -. Dipenderà da quello che faranno loro in campo e non da quello che faremo io e Ranieri». Già, Ranieri. Della sua Roma il tecnico romeno dice: «E’ una formazione più pragmatica di quella di Spalletti». Ovvero di quella che lui aveva affrontato nel settembre del 2006 e contro la quale aveva perso per 4-0. Ma Lucescu ricorda anche le altre sfide con i giallorossi. Su tutte quella di quando era alla guida del Galatasaray. Altri tempi, altre squadre, sicuramente un’altra Roma. E quella di adesso? Per Lucescu la formazione giallorossa «ha il vantaggio di avere tanti giocatori di grande esperienza. Menez è l’unico con 23 anni, gli altri sono tutti tra i 28 e i 30. E poi hanno grandi colpi in attacco, giocatori come Borriello, Vucinc, Menez e Totti sono fortissimi e possono cambiare il match in qualsiasi momento. Ma noi dalla nostra parte abbiamo la nostra gioventù. In attacco i nostri ragazzi sono esplosivi. Dovremo essere bravi ad impedire alla Roma di imporre il suo gioco». Due grandi attacchi, dunque, ma anche due difese che sembrano fare acqua. Dei problemi della Roma si sa, ma anche lo Shakhtar nei test di questo periodo ha incassato decisamente troppe reti. «L’ho già spiegato – dice con fermezza Lucescu – è normale che succeda nel primo periodo dopo una lunga sosta. La cosa importante sarà ritrovare il ritmo di gioco. Stiamo migliorando partita dopo partita». Lo Shakhtar è dunque già al livello della Roma? Lucescu qui si nasconde: «Il resto d’Europa è davanti al calcio ucraino per quanto riguarda storia, tradizione e titoli vinti. Noi stiamo ancora crescendo». Dal tecnico dello Shakhtar al capitano, Darijo Srna, che ha invece in mente un solo obiettivo: «Dobbiamo segnare almeno un gol all’Olimpico. La Roma è una buona squadra, ha esperienza e ha il vantaggio di non aver fatto la sosta invernale, mentre per noi sarà il primo match ufficiale».
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