rassegna stampa roma

«Totti ormai fa il comico»

(Corriere dello Sport – F.Patania) – Tredici derby, cinque gol, l’ultimo nell’aprile 2010. Tommaso Rocchi è uscito di scena un anno fa, do­po il derby d’andata, lasciando il posto a Zarate nell’intervallo: la Lazio stava...

Redazione

(Corriere dello Sport - F.Patania) - Tredici derby, cinque gol, l’ultimo nell’aprile 2010. Tommaso Rocchi è uscito di scena un anno fa, do­po il derby d’andata, lasciando il posto a Zarate nell’intervallo: la Lazio stava pareggiando 0-0, perse per due rigori nella ripresa.

Rocchi ha saltato gli ulti­mi due per infortunio. Oggi il capitano della Lazio non è più titolare e in cam­pionato non ha giocato un minuto. E’ pronto a entrare in corsa. Ieri ha rispo­sto a Totti, ha parlato di Tagliavento, di Reja e della sua voglia di tornare a par­lare sul campo.Come arriva la Lazio al derby dopo cin­que sconfitte?«Con grande voglia di vincere, sappia­mo come è andata le altre volte, voglia­mo cambiare questa direzione. Ci stia­mo preparando bene, sapendo che si tratta di una partita diversa. Si vive mol­to fuori dal campo, ma conta solo vince­re e basta».Totti ha definito Reja uomo-derby, il portafortuna della Roma.«Ho letto sui titoli di Sky... Le solite bat­tute simpatiche, del resto fa l’attore co­mico in tv... Ci può stare come battuta e anche la mia può essere presa come una battuta».E’ stato designato Tagliavento. «Bisogna sempre cercare di non guar­dare gli arbitri, anche se poi accadono episodi negativi. Spero ci sia un arbi­traggio corretto, giusto e importante co­me merita una partita importante. Noi dovremo dare il 100 per cento e anche l’arbitro dovrà fare lo stesso. Speriamo sia così».Sarebbe bello segnare il centesimo gol con la Lazio nel derby?«E’ scontata la risposta, ma non voglio rispondere. Non intendo parlare fuori dal campo, ma sul campo».Ci sono errori da non ripetere rispetto alle precedenti sfide?«Non siamo mai riusciti a esprimerci al massimo delle nostre potenzialità. Sia­mo tutti consapevoli della partita che af­fronteremo. Siamo convinti di fare una grande partita».Giocatori come Klose e Cisse possono aver aumentato la personalità della squadra?«Sono giocatori importanti, esperti e di personalità. Sanno cosa li aspetterà. Di­rò di darci dentro, in maniera decisa e con grande voglia. Deve esserci voglia di vincere».Tagliavento è stato coinvolto in calcio­poli per una partita della Lazio, ci sono precedenti, la squadra rischia di farsi prendere dal nervosismo come è già successo?«E’ vero, c’è anche la risposta dentro la domanda. Si cerca di non pensarci al­l’arbitro, ma a volte può accadere il con­trario, questo lo sappiamo. Il desiderio è che non ci siano condizionamenti. Do­vremo pensare solo alla partita e cerca­re la concentrazione, questo vale per noi e per l’arbitro. L’importante è non esse­re condizionati, capire le situazioni. Poi starà alla squadra dimostrare il proprio valore e pensare a giocare».Cosa fa la differenza in un derby? «La concentrazione è fondamentale. Poi la determinazione: ci si deve far sentire in campo per dimostrare di essere più forti. Infine la volontà, come nella vita. Bisogna trovare qualcosa che ti spinge».La Roma è nuova. Si può dire che la La­zio sia più forte? «Hanno cambiato la società, l’allenato­re e anche molto della squadra. Il valo­re verrà fuori con il passare del tempo. Il campo dirà chi è più forte in questo momento perché il derby spesso can­cella tutto ciò che è successo prima».L’assenza di Totti è un vantaggio per la Roma?«E’ un problema che non mi pongo, do­vremo affrontare la Roma. Chi non c’è, non gioca e non conta per questa parti­ta ».E’ il derby di Reja? «Non l’ha mai vinto, vincerà... Lo vedo tranquillo, anche lui sa l’importanza di questa partita e ha una gran voglia di vincerla. Sta preparando la partita al meglio».E’ soddisfatto del suo impiego?«Eh, contentissimo... Voglio precisa­re, non essere polemico. Giocando poco, fatichi a prendere condizione. Non è facile, la squadra è competivi­va, ci sono attaccanti importanti. Mi piacerebbe avere più spazio, ma sono a disposizione di Reja e avverto la sua fiducia».Sorpreso da Klose? «Lo conoscevo, ma vedendolo qui ho compreso la sua voglia di fare e la gran­de intelligenza tattica. E’ bello e uno sti­molo giocargli accanto».Qual è il punto debole della Roma? «Tengono molto la palla, si muovono be­ne, ma lasciano giocare. Ci possono es­sere gli spazi per attaccare».