rassegna stampa roma

«Svolta di Maroni? Macché»

(Il Romanista-V.Valeri) C’è un aspetto, nella questione spinosa e caldissima riguardante il protocollo d’intesa tra Viminale e Leghe professionistiche sull’applicazione della “rinnovata” Tessera del Tifoso,

Redazione

(Il Romanista-V.Valeri) C’è un aspetto, nella questione spinosa e caldissima riguardante il protocollo d’intesa tra Viminale e Leghe professionistiche sull’applicazione della “rinnovata” Tessera del Tifoso,

che va chiarito con decisione a scanso di ulteriori equivoci. Prendiamo spunto da una mail indirizzata al sito AsRomaUltras.org, sito ideato e gestito dall’avvocato Lorenzo Contucci.

Nell’email, il lettore spiega che, quanto deciso da tutte le parti in causa (Ministro Maroni, Coni, Serie A, Lega di B e Lega Pro) in materia di trasferte, non è nulla di diverso rispetto a quanto sistematicamente applicato nella stagione conclusasi il 15 maggio scorso: per acquistare un biglietto di settore ospiti, sarà necessaria la Tessera. Mentre, per potersi sedere in qualsiasi altro settore dell’impianto di turno, si dovranno aspettare le disposizioni in materia di sicurezza del Casms. Che, dunque, come ha sempre fatto, potrà imporre limitazioni di tipo geografico (ad esempio vietare l’acquisto dei tagliandi ai residenti nella regione di appartenenza della squadra ospite).

Avvocato Contucci, ci conferma quanto segnalato dal suo lettore? Assolutamente sì, e per questo sul sito è possibile scaricare in pdf il protocollo d’intesa firmato il 21 giugno scorso. Scorrendo quelle pagine, al punto 1, si evince che nulla è cambiato. Hanno solo cambiato nome alla Tessera, ma l’obbligatorietà di aderire per poter andare in trasferta rimane. Come rimane la possibilità, eccetto diverse decisioni dell’Osservatorio, di acquistare i tagliandi dei settori diversi da quello ospite.

Abete ha gioito, dicendo che finalmente la Tessera diventa parte del calcio. Parole senza senso.Abete, come le altre parti in causa, hanno firmato un protocollo partito da Maroni. Avrebbero potuto non accettarlo, come anche i club potrebbero decidere di non seguire certe direttive, ma difficilmente avverrà.

Questo significa meno abbonati e trasferte ridotte al lumicino? E’ questa la tendenza. Poi, certo, nel protocollo – al punto 2 – c’è una specie di apertura che permetterebbe alle società che vanno in trasferta di chiedere a quelle ospitanti di riservare dei posti per i tifosi privi di tessera, dietro una totale responsabilità delle società ospiti. Ma non è una novità, era possibile anche lo scorso anno, come successo per Inter–Roma. Ma in quel caso i nerazzurri riservarono 500 posti in una specie di gabbia, condizione che i nostri tifosi non accettarono e infatti non andò nessuno. Ribadisco: rispetto a un anno fa, i termini contenuti nel protocollo del 21 giugno non cambiano nulla, né in positivo né in negativo.