rassegna stampa roma

«Sul pareggio abbiamo dormito»

(Il Messaggero – S. Carina) La doccia fredda per la smentita di Aabar di essere in corsa per l’acquisizione del club, prosegue anche all’Olimpico dove la Roma non va oltre il pareggio contro il Brescia. Ranieri, nonostante i due punti persi,...

Redazione

(Il Messaggero – S. Carina) La doccia fredda per la smentita di Aabar di essere in corsa per l’acquisizione del club, prosegue anche all’Olimpico dove la Roma non va oltre il pareggio contro il Brescia. Ranieri, nonostante i due punti persi, cerca di attutire il contraccolpo

 «Non dobbiamo farne un dramma sportivo, ci stanno queste cose nel campionato italiano. E’ logico che volevamo vincere, le abbiamo provate tutte ma loro si sono chiusi molto bene e hanno giocato alla morte. Abbiamo preso il gol nel momento più bello della Roma». Sul brutto primo tempo, il tecnico non si nasconde: «Non è stato all’altezza. Forse perché per la prima volta abbiamo giocato con le tre punte e avevamo difficoltà a trovare degli spazi. Nella ripresa ho quindi deciso di giocare la carta-Menez provando ad allargare il gioco e a mettere i miei solisti uno contro uno contro i giocatori del Brescia. Tra l’altro Jeremy è stato molto bravo a raccordare la mediana con l’attacco. Peccato perché avevamo fatto la cosa più difficile, sbloccare la gara. Purtroppo abbiamo sbagliato la valutazione sul loro pareggio: su quel cambio di gioco, abbiamo un po’ dormito. Riise ha valutato male il cross e abbiamo preso il gol. Poi queste gare rischi anche brutto e se non c’era Julio Sergio avremmo perso».Nonostante tutto appare tranquillo, per poi scivolare all’improvviso - come era accaduto alla vigilia nel replicare ad una dichiarazione di Pradè (sul quale ieri ha utilizzato toni più concilianti: «Non ero polemico, ho detto solo che non ero d’accordo. Sono certo che se Daniele avesse avuto 10 milioni a disposizione avrebbe rafforzato la squadra») – quando gli chiedono di Adriano, associando la richiesta dell’attaccante di tornare in Brasile per curarsi da un fisioterapista di sua fiducia, al Carnevale: «Il ragazzo ha chiesto un permesso? A me non lo ha chiesto di certo. Vorrà dire che lo vedremo su qualche carro allegorico». In realtà se ne dovrà parlare oggi: quella del brasiliano è stata una semplice richiesta sulla quale dovranno decidere insieme staff medico e allenatore.Gli chiedono del tridente iniziale: «Con Borriello volevo qualcuno che mi riempisse l’area, con Totti cercavo la fantasia e con Vucinic l’uno contro uno sulla sinistra. Rifarei le stesse scelte». Perché però non cambiare una volta in vantaggio? Il tecnico fornisce due versioni. La prima in sala stampa: «Borriello mi aveva detto di essere pronti al cambio perché aveva preso una botta al ginocchio. Mi ha detto di attendere altri 5 minuti. Proprio in quel momento abbiamo preso il gol e allora sono stato costretto a chiedergli di restare in campo». La seconda in tv: «Non ho tolto Borriello perché volevo comunque qualcuno che mi tenesse bassa la linea difensiva del Brescia». Non si spiega il black-out dopo il pari subito: «Il gol di Eder ha costituito un forte contraccolpo. Non so sinceramente perché non siamo ripartiti subito. Devo chiedere ai ragazzi cosa è accaduto». Sollecitato, concluso il mercato, fa un’analisi delle squadre, rivelando un particolare sul rinnovo dei contratti: «La Roma sono 5 anni che sta facendo una politica di autofinanziamento. Ora dopo questo mercato dove siamo? La classifica è sempre veritiera, abbiamo un’ottima rosa a disposizione e proprio per questo motivo a due-tre elementi sarà rinnovato il contratto quanto prima». E’ tempo di voltare pagina: «La morale della serata è che siamo tutti incavolati neri e amareggiati. Ma il calcio è questo, ora dovremo allenarci e riscattarci a San Siro».