rassegna stampa roma

«Seguiamo Luis Enrique e voleremo»

(La Gazzetta dello Sport – A.Pugliese) – «Pjanic è il presente e il futuro della Roma». Basterebbero queste parole espresse dall’a.d. giallorosso Claudio Fenucci per appiccicare addosso al talento bosniaco l’etichetta di...

Redazione

(La Gazzetta dello Sport - A.Pugliese) - «Pjanic è il presente e il futuro della Roma». Basterebbero queste parole espresse dall'a.d. giallorosso Claudio Fenucci per appiccicare addosso al talento bosniaco l'etichetta di «colpo» del mercato estivo di questa Roma.

Con buona pace dei vari Lamela, Bojan, Gago e Osvaldo, che comunque non si offenderebbero, ne siamo sicuri. L'impressione, però, è proprio quella che Miralem Pjanic sia già pronto per dare quel qualcosa in più al progetto di Luis Enrique, nonostante abbia appena 21 anni. «Ed è per questo che quando si è aperto uno spiraglio negli ultimi giorni di mercato — conclude Fenucci — abbiamo deciso di fare un sacrificio economico in più pur di aggiudicarcelo».

Versatilità Ed in effetti, il ragazzo di talento ne ha da vendere. Tanta qualità, dribbling, colpi ad effetti e visione di gioco. Che, tradotto, vuol dire anche tanti assist. «Ed è per questo che mi piace giocare tanti palloni — dice lui — per mandare in gol i compagni. E per farne anche lui». E non è un caso se in Francia lo hanno spesso definito il piccolo Zidane. «Ma è un paragone che non mi pare azzeccato. Lui in campo era il mio idolo, ma io ho il mio stile». Che, tra l'altro, gli permette di avere anche una versatilità infinita. Volendo esagerare, potrebbe giocare in ben 4-5 ruoli della nuova Roma, tra centrocampo ed attacco. Anche se Luis Enrique, alla fine, lo utilizzerà preponderatamente nei tre di centrocampo. «Giocare a destra o sinistra è lo stesso, il centrocampo a tre lo conosco molto bene, è il sistema in cui giocavo a Lione. Alla Roma farò il salto di qualità, ne sono certo».

Lucho E proprio i primi allenamenti hanno confermato un feeling particolare con l'allenatore spagnolo. Insomma, i due calcisticamente si piacciono, e questo, per la Roma, è un bene. «Luis Enrique mi ha fatto un'ottima impressione. È molto vicino ai giocatori, gli piace scherzare, ma sa anche cosa vuole e che calcio proporre. Ci vorrà un po' di tempo, non dobbiamo mettergli pressione addosso, ma sono sicuro che farà molto bene». È quello che si augurano in molti nella Capitale, dove Pjanic è stato conteso per un po'. «Ho saputo dell'interesse precedente della Lazio — ammette — So che tra le due squadre c'è grande rivalità, ma la Roma è sicuramente il club più importante. I derby? Vanno vinti entrambi, assolutamente». Ecco il modo più diretto per entrare nel cuore dei tifosi giallorossi...

Compagni Pjanic, probabilmente, sarà uno dei tre titolari del centrocampo, insieme a De Rossi e Gago. «Se il mister vuole, io sono pronto per giocare anche subito. Con i compagni, per ora, c'è ancora l'ostacolo della lingua». Nessun ostacolo, invece, con Francesco Totti. Il verbo calcistico, infatti, è molto simile. «È un giocatore straordinario, imparerò molto da lui».