(Il Messaggero - U.Trani) - «Mi piace tutto quello che sto vedendo: l’atteggiamento dei giocatori e il resto». Luis Enrique, dopo i primi dieci giorni di lavoro, fa i complimenti alla Roma.
rassegna stampa roma
«Se fallisco, addio»
(Il Messaggero – U.Trani) – «Mi piace tutto quello che sto vedendo: l’atteggiamento dei giocatori e il resto». Luis Enrique, dopo i primi dieci giorni di lavoro, fa i complimenti alla Roma.
Non solo a quella in campo, dove apprezza lo sforzo mentale e fisico dei calciatori. Anche a chi sta fuori, dove approva le mosse della società sul mercato, mirate al miglioramento dell’organico. E dove vede l’entusiasmo dei tifosi gialloorssi presenti a Riscone che puntano forte sul giovane asturiano venuto dalla Segunda Division. Ma la l’altra faccia di Lucho è quella di chi non si accontenterà mai. Esigente e spietato. Con se stesso e con chi deve coinvolgere nella sua Idea. «Il mio non è un progetto a lungo termine. Io voglio vincere ogni partita. Dalla prima della stagione». Qui inserisce due concetti forti che, sintetizzati, diventano ancora più efficaci. Il messaggio è alla piazza: non si perdonerà niente e non farà sconti a nessuno del gruppo, campione o giovane che sia. Luis Enrique, insomma, ci mette la faccia, la sua e basta, quando dice: «Se non riuscirò a coinvolgere i calciatori, se non sarò in grado di essere seguito e se non avrò la capacità di convincerli, me ne andrò e verrà un altro. Perché sono io il responsabile se le cose non vanno bene». Al tempo stesso, però, non accetta che qualcuno esca dal coro, che uno o più giocatori scelgano il percorso individuale: «Chi non partecipa al nostro lavoro con intensità e passione lascerà la Roma». Dentro o fuori il progetto, non c’è una via di mezzo per l’allenatore asturiano: «Dobbiamo andare avanti, verso l’obiettivo, compatti e insieme». Con una certezza, raccolta in questi giorni: «Li vedo felici di allenarsi con noi, partecipi e questo mi fa essere fiducioso. La testa è fondamentale: rende tutto più facile». «Non soffro per la pressione della gente», chiarisce. «Io sento l’appoggio di chi è qui. Ho vissuto anche da calciatore certe sensazioni. Ma ai tifosi chiedo di sosenere i giocatori e non me perché sono loro che dovranno andare in campo per vincere le partite». Anche se il popolo giallorosso gli chiede tutto e magari subito, Lucho non fa promesse. Soprattutto «dopo soli otto giorni che siamo a Riscone». Ma non si riferisce esclusivamente a chi è qui. Per una previsione sulla competitivià aspetta che sia definita la rosa: «Quando chiuderà il mercato, saprò con quali giocatori potrò lavorare. Conoscerò l’organico e solo lì avrò un quadro completo. E mi va bene come si sta muovendo il club scegliento uomini con il profilo giusto per le caratteriscte del calcio che vogliamo giocare». Insiste, però, sul concetto della sintonia: «La forza del gruppo servirà a superare le difficoltà. E dovremo trascinare il nostro pubblico che già ci sta spingendo e anche forte. Così non saremo in undici ma in ottantamila. Ecco che la pressione di cui si parla. Sarà benedetta». Ripete di lasciar stare il Barcellona che definisce «unico». «Noi stiamo costruendo un modello che sia efficace compatibile con questa rosa». Spiega che Totti e Borriello potranno giocare insieme. «Più giocatori di qualità posso mettere in campo meglio è. Ma devono attaccare e anche difendere. Tutti». Menez come Iniesta: «Le sue caratteristiche gli permettono di giocare da attaccante, sulla fascia e da interno». Sulla polemica tra Baldini e Totti (che oggi incontrerà Sabatini arrivato ieri sera) è definitivo: «Parlo sono una volta, e basta, di Franco e Francesco: sono sicur che loro fanno il meglio per la Roma. E’ chiaro che con il capitano, come con De Rossi e Perrotta, siamo più esigenti. Devono dare l’esempio». Nessuna preoccupazione per la questione societaria: «Cose normali quando si deve ultimare un passaggio di proprietà». Fermo solo Menez (lombalgia). Differenziato per Julio Sergio e Vucinic. Mezza giornata di scarico per Totti (in piscina con il montenegrino in mattinata): il capitano è tornato in campo nel pomeriggio, partecipando alla partita di basket organizzata dallo staff tecnico. Presente anche Juan
© RIPRODUZIONE RISERVATA