(Corriere dello Sport - G.D'Ubaldo) - L’esordio non è stato felice. La prima sconfitta, i primi interrogativi. Thomas DiBenedetto diventerà presidente ai primi di settembre (la data più probabile è l’otto), ma già si è reso conto che l’avventura alla guida della Roma sarà piena di ostacoli.
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«Roma, faremo grandi cose»
(Corriere dello Sport – G.D’Ubaldo) – L’esordio non è stato felice. La prima sconfitta, i primi interrogativi. Thomas DiBenedetto diventerà presidente ai primi di settembre (la data più probabile è l’otto), ma già si...
Ieri si è consultato con i suoi collaboratori, ha cercato di capire. Presto si insedierà a Trigoria, verrà allestito il suo ufficio. Appena diventerà presidente farà visita al sindaco Alemanno e incontrerà Petrucci e Abete. Si occuperà da vicino della squadra, ma non è previsto un incontro ad personam con Totti, che comunque continua a ritenerlo al centro del progetto. Sull’aereo, durante il viaggio di ritorno, c’è stato un lungo colloquio tra l’avvocato Mauro Baldissoni, braccio destro di DiBenedetto, con il capitano della Roma. Si è parlato di tutto, riguardo il futuro giallorosso. Ma mister Tom ha delegato l’area tecnica a gestire la squadra e ha completa fiducia nei manager che ha scelto per guidare la Roma. Oggi il futuro presidente giallorosso è volato in Sicilia, per seguire una partita di baseball del figlio a Messina. L’imprenditore bostoniano sarà a Trigoria lunedì. Resterà in Italia fino all’esordio in campionato a Bologna, poi rientrerà a Boston, per fare ritorno a Roma quando diventerà ufficialmente presidente.
IL MESSAGGIO - Giovedì, prima della sfortunata partita contro lo Slovan, DiBenedetto aveva fatto un breve discorso ai giocatori, appena arrivati allo stadio. Con la traduzione del presidente pro tempore Roberto Cappelli, DiBenedetto ha trasmesso il suo messaggio (molto simile a quello del primo giorno a Trigoria) alla squadra: «Sono onorato di essere qui, nel vostro spogliatoio. I giovani devono prendere esempio dai giocatori più esperti e devono trasmettere il loro entusiasmo nello stesso modo dovranno trasmettere entusiasmo. Stiamo portando avanti un progetto nuovo, avrete tutto il nostro sostegno e il nostro appoggio » . Poi DiBenedetto ha stretto la mano uno ad uno. Dopo la partita il futuro presidente era deluso per il risultato e per gli incidenti nei quali sono rimasti coinvolti alcuni tifosi della Roma. Il manager americano ha poi parlato della Roma che ha in mente al canale della società: «E’ un grande onore avere rilevato il controllo di questa società, per me e per i miei soci. La prima emozione che mi sento di trasferire é che faremo grandi cose per il futuro di questa squadra… Ai giocatori ho detto che siamo molto orgogliosi di quanto duramente stanno lavorando».
FINO ALLA VITTORIA - Un pensiero per i tifosi, che ha voluto salutare, andando sotto il settore dove avevano preso posto nello stadio di Bratislava: «Siamo molto felici di avere il loro supporto e vogliamo costruire una squadra che li renda vogliosi di non perdersi nessuna partita. Vogliamo creare una squadra che vinca, perché con un gruppo di lavoro come quello che abbiamo creato, con Sabatini, Fenucci, Baldini e Luis Enrique, siamo sicuri che sicuramente i ragazzi giocheranno, si impegneranno molto e alla fine vinceranno ». La tifoseria è in attesa di conoscere meglio la Roma che sta nascendo. I primi segnali estivi non sono stati del tutto incoraggianti. DiBenedetto sa che questa squadra avrà bisogno di tempo. Il suo è quasi un appello, come nel giorno della presentazione: «Sono tifosi molto innamorati della squadra, come noi amiamo loro. Devono avere pazienza, perché la Roma si sta creando ora, non è facile imparare a giocare insieme ai nuovi compagni. Devono avere pazienza ». Ha tante idee per cambiare la Roma. Dalla valorizzazione del marchio allo stadio di proprietà. Ma il primo obiettivo sarà quello di «essere orgogliosi di questi ragazzi, di quanto duramente la squadra lotterà» .
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