rassegna stampa roma

«Roma e Boston un legame forte»

(Corriere dello Sport – R- Zanni) – Non si tratta solo di cal­cio. La trattativa avviatissima tra Thomas DiBenedetto, la sua corda­ta e la Roma non poteva passare inosservata nemmeno alle istituzio­ni italiane.

Redazione

(Corriere dello Sport - R- Zanni) - Non si tratta solo di cal­cio. La trattativa avviatissima tra Thomas DiBenedetto, la sua corda­ta e la Roma non poteva passare inosservata nemmeno alle istituzio­ni italiane.

Il calcio è sì sport, ma rappresenta una fetta importante della vita sociale nostrana e adesso questo “spicchio” si è allargato ulterior­mente andando a comprendere anche una città importante come Boston. Si sta avviando quasi un gemellaggio tra le due metropoli, an­cor prima della uffi­cializzazione dell'avvenuto passag­gio di consegne agli americani. La conferma, importante, è arrivata ie­ri dalle parole del dottor Giuseppe Pastorelli, console generale della nostra rappresentanza diplomatica a Boston. «Ho seguito e lo sto facen­do tuttora tutta la vicenda - ci ha spiegato il console -io ho assunto l'ncarico qui nel consolato di Boston da soli tre mesi e finora non avevo avuto l'opportunità di conoscere Mr. Thomas DiBenedet­to, ma l'ho già con­tattato per chieder­gli un incontro credo sia importante co­noscerci, perchè la sua eventuale ac­quisizione della Ro­ma rappresentereb­be un fatto molto im­portante per tutti, sia qui a Boston che in Italia. Se non sbaglio sareb­be il primo americano a diventare proprietario di una società italiana e poi del calibro della Roma ». Il dottor Pastorelli tra l'altro a Roma ci è nato e quindi sa benissimo qua­le può essere la portata di una simi­le operazione nella capitale, ma al tempo stesso sottolinea l'importanza che può avere per Boston e per i rapporti con la capitale.« Senza di­menticare - sottolinea -che poi sitratta di un italo-americano, che qui ha fatto fortuna, un aspetto ulterior­mente positivo di tutta l'operazione. A Boston la comunità italo- ameri­cana è molto forte e sono sicuro che, una volta arrivati alla conclusione, quando saranno avvenuti i passag­gi della proprietà, tutto ciò sarà an­che un ulteriore spinta a rendere i legami tra Boston e Roma ancora più stretti».IMMEDIATO CONTATTO- Dall'acquisto di un club di calcio quindi potrebbe­ro nascere altre cose, il pallone po­trebbe diventare un “' veicolo” per avvicinare due grandi città legate anche dal fatto che la comunità ita­liana, o italo-americana, qui ha ra­dici profonde. Ecco perchè il conso­le Pastorelli non ha voluto perdere tempo chiedendo un incontro con DiBenedetto, per conoscerlo e ov­viamente anche per conoscerne i piani. Si dovrebbero vedere nel gi­ro di un paio di settimane, probabil­mente non appena sarà arrivata la firma.« Ho contattato i suoi uffici­ci ha detto ancora il console riferen­dosi a DiBenedetto -ma la risposta è stata che era in viaggio, fuori da­gli Stati Uniti ».LA RICERCA CONTINUA- Ieri dalla sede di una delle sue società, anche a noi è stato detto che Mr. DiBenedetto si trovava in viaggio. L'ultimo avvista­mento era stato Fort Myers, in Flo­rida, poi da lì sarebbe dovuto parti­re domenica, destinazione New York? Oppure Boston? Oppure fuo­ri dai confini? Intanto però nella continua ricerca di Mr Thomas Di-Benedetto, che, da quello che sem­bra, pare non abbia mai rilasciato interviste qui a Boston, ma a Tre­mont Street, dove hanno la sede-re­capito postale alcune delle sue so­cietà, avrebbe anche un apparta­mento, in un condominio al 151. Se così fosse davvero, confermerebbe Tremont Street come “la strada” di Mr. DiBenedetto a Boston, forse an­che la futura “residenza” bostonia­na della Roma?