rassegna stampa roma

«Roma, cresciamo e vinciamo»

(Il Romanista-C.Zucchelli) In questi suoi primi giorni romani è sempre insieme a Bojan. Parla ancora poco l’italiano, ma capisce tutto. E ride e scherza con i compagni, pur essendo piuttosto timido.

Redazione

(Il Romanista-C.Zucchelli) In questi suoi primi giorni romani è sempre insieme a Bojan. Parla ancora poco l’italiano, ma capisce tutto. E ride e scherza con i compagni, pur essendo piuttosto timido.

Ventidue anni, terzino sinistro, una capacità di corsa e di inserimento disarmante, ma anche qualche incertezza in fase difensiva da mettere a punto. È José Angel Valdes, per tutti Cote, per la Roma uno dei nuovi arrivi a disposizione di Luis Enrique. In Italia ha parlato soltanto una volta, il giorno della preparazione a Riscone, in Spagna invece è tornato a farlo nei giorni scorsi. A Donbalon. Raccontando e raccontandosi in una lunga intervista, parlando della Roma, degli obiettivi personali e di quelli di squadra, nazionale (maggiore) compresa. Partendo da un presupposto fondamentale: «A me piace sempre ottenere il massimo. E sono convinto che anche per la Roma sarà così».

José Angel racconta come la presenza di Luis Enrique a Trigoria sia stata determinante nella sua decisione di lasciare lo Sporting Gijon, la squadra in cui è cresciuto e che dalla sua cessione ha ricavatp quattro milioni e mezzo: «È vero, sapere che uno come lui, che è stato anche un grande giocatore, puntava su di me è stato importantissimo. Non è stato semplice lasciare il mio club, ma so che ci sono molti giovani bravi che sono pronti a prendere il mio posto e a diventare giocatori importanti». Così come è stato importante che la Roma, «uno dei miglior club in Europa » gli abbia fatto capire presto le sue intenzioni: «Lo scorso anno la squadra giocava in Champions, quest’anno no. Ma siamo comunque pronti a lottare per traguardi importanti». E il Barcellona che pure lo aveva cercato? «Io ho vissuto tutto in maniera piuttosto marginale, se ne è occupato il mio agente. È ovvio che quando un club così importante si interessa a te sei contento soprattutto perché significa che hai disputato una grande stagione, ma poi le cose non sono andate bene e pazienza. Ci sono tante altre squadre importanti al mondo e una di queste è la Roma». Lui si sente già pronto. Per vincere e non solo: «Come giocatore credo di essere in grado di lottare per qualcosa di serio. In questa vita bisogna essere ambiziosi e lottare per quello che si vuole e sono convinto di avere le condizioni per farlo. Tuttavia, sia io sia la Roma dovremo fare le cose per bene, poi dopo vedremo quello che succederà. Vogliamo fare una buona stagione in Europa e arrivare più in alto possibile nel campionato italiano, questo è poco ma sicuro».

È ambizioso, José Angel, nonostante la giovane età. Basta sentirlo poi quando parla di eventuali idoli: «La verità è che non ne ho. Ho provato a sceglierne qualcuno, studiando tutti i laterali più forti al mondo, ma non ce n’è uno che sia un vero e proprio mito per me. Ce ne sono tanti bravi, ognuno con le sue qualità, ma poi finisce lì». In Spagna raccontano che fin da ragazzino, in qualsiasi squadra abbia giocato, poi ne sia diventato il leader. O uno dei leader. E parlando del campionato italiano dimostra già di avere le idee chiarissime: «Non ho visto molte partite della serie A a dir la verità. So però che il calcio è più difensivo rispetto al nostro e magari è vero, probabilmente si fa circolare meno il pallone, però è vero anche che poi alla fine la differenza la fanno i gol. L’Italia ha vinto quattro campionati del Mondo, è un Paese pieno di campioni, trionfare in serie A non sarà semplice. Non lo è mai stato per nessuno». Ma lui e la Roma ci proveranno: «Sì perché per me è una sfida. Non è stato semplice lasciare la squadra in cui sono cresciuto, ma adesso sono qui. Convinto e felice. E aspetto di vedere come va». Intanto, l’adattamento sembra procedere bene, anche se bisognerà aspettare le partite vere per tracciare i primi bilanci: «Non è facile - spiega ancora José Angel - ma io spero di fare prima possibile. Ci sono stati in passato molti buoni giocatori che poi non si sono adattati al campionato italiano, ovviamente mi auguro che per me sarà diverso». Per lui e, si spera, anche per Bojan, uno degli altri volti nuovi della Roma. Si conoscono da anni, di recente hanno condiviso insieme anche l’avventura dell’Europeo Under 21, facile immaginare come in questi giorni siano praticamente inseparabili: «Aiuta sempre avere un amico nella stessa squadra, soprattutto se questa è nuova. Sono felice che lui ci sia: per me e ovviamente per la Roma, visto che stiamo parlando di un grande giocatore». Insieme, come detto, hanno condiviso l’esperienza dell’Europeo Under 21 danese vinto un mese e mezzo fa: «Ho disputato una buona stagione con lo Sporting - ricorda José Angel - poi sono stato con la Nazionale per questa fantastica esperienza. Vincere l’oro e qualificarci per i Giochi di Londra è stato il modo migliore per chiudere l’anno ».

Questo però è il passato. Il presente e il futuro si chiamano Roma e nazionale spagnola: «Il mio obiettivo è lavorare bene e al massimo, perché poi le cose verranno in automatico.Vorrei essere chiamato in nazionale maggiore ma so che ci sono già tanti giocatori bravi e non sarà semplice. Per questo continuerò ad impegnarmi aspettando la mia occasione. C’è solo un modo per riuscire a fare quello che voglio: lavorare tanto. Perché i giocatori buoni diventano grandi solo col lavoro». Impossibile dargli torto.