(Il Messaggero - S.Carina) - Musi lunghi e poca voglia di parlare. La seconda sconfitta consecutiva, la terza nelle ultime quattro partite, la quinta in undici gare ufficiali (Europa League compresa), dà spazio ad un fuggi-fuggi generale in tribuna autorità.
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«Roma bambina»
(Il Messaggero – S.Carina) – Musi lunghi e poca voglia di parlare. La seconda sconfitta consecutiva, la terza nelle ultime quattro partite, la quinta in undici gare ufficiali (Europa League compresa), dà spazio ad un fuggi-fuggi...
Della dirigenza, schierata al gran completo, l’unico a presentarsi davanti alle telecamere nel post-gara è il dg Baldini, la cui analisi è tanto diretta quanto cruda: «Il risultato è giusto: il Milan è una squadra forte e a noi costava molto superarli anche perché loro avevano più fisicità. Si è vista una Roma che ha cercato di proporre gioco ed è stata anche un po’ fortunata quando ha pareggiato la partita sull’1 a 1. Il risultato è giusto».
Già questo basterebbe per fotografare la gara. Il dg, però, non si ferma qui: «Siamo ancora una squadra giovane, bambina, dobbiamo crescere ma stiamo cercando di proporre gioco. A volte se sei inesperto paghi un tributo contro squadre come il Milan e giocatori come Ibrahimovic. Non erano certamente loro quelli contro i quali nascondere i nostri difetti». Poi, una riflessione che alimenterà certamente la discussione in settimana: «È evidente che il Milan sia più forte, è una squadra più pronta – spiega - La nostra è solo un’ipotesi di squadra, non è paragonabile né dal punto di vista fisico tantomeno da quello tecnico con il Milan. Abbiamo ancora tanto da fare: dobbiamo migliorare soprattutto nella determinazione e nella cattiveria che ancora mancano. Ma è un tributo alla gioventù che sapevamo andava pagato». Si rende conto forse di essere stato troppo duro e prova allora a fare una piccola marcia indietro: «Mi preme sottolineare, però, il tentativo di creare una squadra importante. La nostra è una scommessa che intendiamo rispettare. Anche contro i rossoneri, i ragazzi non si sono intimoriti e hanno continuato a proporre la filosofia di Luis Enrique. Il modo di giocare è già ben delineato e questo è un primo risultato: se poi riuscissimo a fare anche risultati con i punti sarebbe meglio».
Ieri qualche fischio allo stadio si è sentito. Baldini non fa drammi e anzi prova a sorridere: «Diciamo che è stato un grande risultato che siano arrivati solo ora… E’ chiaro che questo non aiuta, come non aiutano le sconfitte. La squadra è giovane e avrebbe bisogno di risultati per andare avanti». Gli viene chiesto se l’assenza di Totti può aver pesato nelle ultime settimane: «Non si è mai pensato di fare meglio senza Francesco, l’atteggiamento giusto è contare sulle cose che abbiamo». Capitolo Borriello, rimasto anche ieri in panchina: «Preclusione? Non credo, a Genova l’allenatore lo ha fatto entrare. Credo che il mister abbia la legittimità di fare le sue scelte, di cui io non parlo volentieri. Parlate con Luis. Quello che posso dire è che c’è un vero tentativo di costruire una squadra che diventi forte il prima possibile, o comunque nel prossimo futuro. Gli altri dovranno rifondare, noi ci faremo trovare pronti». Magra consolazione.
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