rassegna stampa roma

«Roma all’americana, è tutto ok»

(Corriere dello Sport – P.Torri) La telenovela non è conclusa. Anzi no.

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(Corriere dello Sport – P.Torri) La telenovela non è conclusa. Anzi no.

Perché le no­tizie che qualcuno si ostina a diffondere a proposito di uno slittamento del closing per il definitivo passaggio di consegne della proprietà della Roma al gruppo degli americani rappre­sentato da mister Tom DiBenedetto, si basano su notizie in­complete ma soprattutto false, almeno se accostate alla trat­tativa Roma. CLOSING -Ieri, nel tardo pomeriggio, si era diffusa la notizia che l’acquisto della Roma sarebbe slittato (ma poi slittato ri­spetto a quella data?), al punto da arrivare alla chiusura so­lo dopo il trentuno luglio, cioè la data fissata come termine ultimo negli accordi trovati tra Unicredit e americani il quin­dici aprile scorso a Boston. Non è così, come ieri, un’autore­volissima e informatissima fonte Unicredit, ci ha ribadito in maniera piuttosto chiara e netta,«per quanto ci riguarda ab­biamo ancora buone probabilità di chiudere la questione en­tro la prima settimana di luglio, massimo potrà slittare di qualche giorno». Uno slittamento, peraltro, almeno per quel­lo che ci risulta, che sarebbe determinato dalla messa a pun­to dei contratti di finanziamento, fissati negli accordi di Bo­ston, che saranno recapitati ai legali degli americani dopo il Cda di Unicredit in programma martedì prossimo. E’ vero che gli americani, almeno le bozze avrebbero preferito aver­le in anteprima per comincia­re a lavorarci, ma è altrettan­to vero che tutto questo non potrà portare a uno slittamen­to fino ad agosto. E’ possibile che le notizie che sono state diffuse ieri, si basino su un’al­tra questione che, prima di il­lustrarla, ci teniamo a preci­sare che rientra zero nella questione della cessione della Roma. Dunque: gli accordi trovati tra Unicredit e Italpe­troli al momento della fumata bianca dell’arbitrato, preve­devano che alla famiglia Sen­si rimanessero trenta milioni in immobili più un cash quan­tificabile intorno ai dieci mi­lioni. E su questi ultimi dieci, la vecchia proprietà pare stia bussando da un po’ di tempo perché si materializzino sui con­ti correnti. La stessa notizia, per esempio, si era diffusa nel momento in cui la dottoressa Rosella Sensi doveva firmare la procura per il potere di firma al dottor Venturini (in termini brutali: non firmo la procura se non ci pagate). Tutto questo, comunque, è un discorso tra Unicredit e Italpetroli, sul pre­sente e sul futuro della Roma non può avere nessuna riper­cussione. Con buona pace di chi continua a raccontare storie a uso e consumo suo e di qualcun’altro. BALDINI -Del resto anche i più scettici si dovrebbero essere resi conto che il nuovo corso è partito. E’ arrivato Sabatini, Luis Enrique è stato ufficializzato, l’organigramma è stato va­rato, i primi acquisti si stanno materializzando, mister Tom DiBenedetto presto tornerà a Roma per presentare le molte novità previste (tra queste un ufficio a Trigoria per i rappor­ti con i tifosi). Per quel che riguarda Franco Baldini, ieri tor­nato in Danimarca per l’Europeo under 21 a cui partecipa l’Inghilterra, presto incontrerà la federcalcio britannica per definire il suo futuro. E’ probabile che fino a ottobre dovrà ri­manere a Londra (a meno che Fabio Capello in questi giorni non venga chiamato da Moratti...), ma dopo dovrebbe im­mergersi nel progetto Roma. Cosa che, peraltro, sta già fa­cendo. Sempre con buona pace dei soliti bontemponi (o no?).