(Il Romanista) -A Novara giocherete su un campo sintetico...C’è una percentuale di erba naturale e di erba artificiale, non dovrebbe essere un problema. .
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«Roma, adesso devi concentrarti. E tornare a vincere»
(Il Romanista) – A Novara giocherete su un campo sintetico… C’è una percentuale di erba naturale e di erba artificiale, non dovrebbe essere un problema. .
Succederà a tutte le squadre che giocheranno lì, in ogni caso non deve essere una scusa, andiamo a fare il nostro compito. Ho visto che è bagnato, adesso pioverà. Il Novara gioca a calcio e fa il suo lavoro, vediamo cosa faremo
Che tipo di settimana avete vissuto dopo la sconfitta con il Milan? La fotografia del momento della squadra?Vedo la mia squadra con la voglia di cambiare questa situazione. Dopo una sconfitta ci sono sempre momenti difficili ma sono abituati, non è una situazione diversa da una che hanno già conosciuto in carriera. Quando succede questo devi fare ancora di più, perché quello che hai fatto non è stato sufficiente e lo vediamo: quello che abbiamo fatto fino ad ora non è bastato per vincere tante partite quante ne volevamo. Adesso devi lavorare ancora di più, adesso devi essere più concentrato, adesso devi pensare più a cosa non va e come cambiarla, prima nel particolare e poi come squadra. E’ stata una settimana di lavoro in cui ho visto calciatori più “interessanti”.
Lei come si sente in questo momento? Il suo progetto è più fragile?La mia situazione è uguale alla settimana scorsa o a due settimane fa. Cerco di controllare quello che posso controllare, poi cosa succederà dopo il Novara non lo so. E non sono preoccupato da nulla di quello che succede. Se iniziamo a pensare a cosa succederà, se ci sarà un terremoto... non lo so.
Manca l’esperienza di Totti? Non manca l’esperienza. Il discorso sarebbe totalmente diverso se questa squadra avesse vinto più partite di adesso. Questa non è una squadra inesperta. La squadra è quella, sono contento di essa e cerco di farla migliorare ogni settimana. Mancano due-tre calciatori, come sempre succede in ogni stagione, ma non parlo di quello. Quando rientrano nella rosa è meglio per tutti. Io sono contento di poter contare su tutti. Non parlo del calciatore che non è a disposizione.
Cosa manca alla Roma per essere simile a quella che lei vuole? Cosa manca?Quello che mi dà fiducia è vedere come la squadra si comporta in campo. Manca contundenza, controllo delle due aree, ne ho parlato dopo la sconfitta con il Milan. Mancano tante cose, ma quello che vedo in campo mi fa essere fiducioso. Non so poi cosa succederà, ma inizio a vedere azioni e movimenti che mi piacciono. Non mi piace mai il risultato se è quello delle ultime due partite.
Le piace la personalità della squadra?Sì e no. Sbagliamo tutti in molte occasioni, ma tu devi vedere, come io lo vedo, come si comporta la squadra: cosa cerchiamo di fare, se quello su cui lavoriamo in settimana si verifica in partita o se non succede; se gli errori sono individuali o del collettivo. Dobbiamo lavorare su tutto per ridurre le possibilità dell’avversario. All’inizio, facendo poco, la squadra avversaria riesce ad avere la meglio sulla nostra.
Nego è un ’91 come Borini: come mai è ancora in Primavera nonostante la carenza sugli esterni? Sai quanti giocatori siamo? 26 più tre portieri, e ci sono giocatori della Primavera che mi piacciono. Lo sapete. Per lavorare devo avere un gruppo più piccolo di quello che c’è, altrimenti è impossibile fare un lavoro. Nego è stato preso per iniziare con la Primavera per una sua condizione fisica. Lo sta facendo, e bene. Quando lo troverò pronto salirà in prima squadra, altrimenti resterà lì. Adesso la situazione non è buona, per loro non è facile trovare spazio in prima squadra. Che faccio 3 squadre da 11 calciatori per fare un allenamento?
Tra un paio di mesi si può tornare sul mercato, se dovesse chiedere un giocatore in un ruolo cosa chiederebbe? E’ un momento privato. Parliamo tanto di calcio perché a Walter (Sabatini, ndr) piace tanto parlarne ogni giorno e anche a me, ma non rendo pubbliche queste riunioni, io non chiedo nessuno in nessun ruolo. Siamo in troppi: prima di entrare, i giocatori devono uscire.
C’è nei suoi confronti una piccola crisi di rigetto essendo lei straniero, come se lei fosse un corpo estraneo?No, mamma mia, faccio i complimenti a tutti gli allenatori avversari che ho incontrato sino ad oggi, sono stati bravissimi non solo come allenatori ma anche come persone. Alla fine delle partite ho parlato con tanti di loro. Gli faccio veramente i complimenti. Mi aspettavo un po’ di: «Qui sei l’unico straniero con Mihajlovic», tutti e due in una situazione speciale,ma è stato l’inverso e faccio i complimenti agli allenatori fin qui affrontati. Siamo allenatori, ognuno con la sua nazionalità e il suo pensiero.
Pensa lo stesso anche dell’atteggiamento della stampa e dei tifosi? Non è una nuova idea la mia, non sono un marziano che vuole fare una cosa diversa. Io vedo il Novara che inizia il gioco e cerca di fare una combinazione, e vedo tantissime squadre che fanno un calcio propositivo, magari non esattamente come penso io. Ma io non chiedo ai miei giocatori di fare una cosa incredibilmente diversa, magari ci sono due-tre varianti rispetto a quello a cui sono abituati, ma nulla di incredibile. Se fossi così, non vedrei la crescita della mia squadra. Ovviamente devono arrivare i risultati, ma in campo inizio a vedere quello che voglio.
Ha sentito la parodia di Fiorello, e se la ha ascoltata, il termine "scucchietta" le piace o le dà fastidio?No, è di serie, è asturiana, siamo brutti ma bravi. A mia moglie piace, se iniziamo a vedere, tutti hanno qualcosa… No, non l’ho visto, mi hanno detto che è un comico bravo, e gli faccio i complimenti se lo ha fatto bene, spero che i miei figli non lo vedono se no in casa non se ne esce… Zeman ha detto che la vede in confusione e ancora alla ricerca di un equilibrio… Come al solito non ho letto nulla ma mi hanno detto che Zeman sempre o quasi sempre parla male di me, io però lo rispetto. Non lo farei, ho rispetto di lui come allenatore, è il suo pensiero… cerco di rispettare sempre il pensiero di tutti.
E’ d’accordo sul fatto che il risultato saràfondamentale?La cosa più importante è sempre il risultato ma questa è una situazione particolare. La squadra non arriva con la fiducia che credo sia importante. Mi aspetto che saremo capaci di risolvere la situazione. Il Novara è una squadra che ha vinto con l’Inter, che in casa ha fatto bene e che può metterti in difficoltà. Noi dobbiamo essere capaci di risolvere questo problema.
Il campo sintetico influirà sulle sue scelte?No, sceglierò quelli che penso possano centrare il risultato e mettere in campo la nostra proposta.
Si è posto un obiettivo per questo campionato? Non lo so. Non te lo so dire. Il mio obiettivo prioritario è vincere a Novara, il resto non mi preoccupa perché non so se succederà.
La Roma può finire tra le prime sei?Per quanto riguarda lo scudetto, mi hanno fatto una domanda due settimane fa ed ho risposto “adesso no”.
Spalletti era penultimo e poi ha fatto un record di 11 vittorie consecutive. Cosa succederà nel calcio non lo sappiamo. Io penso che la mia squadra può fare tutto il meglio. Manca tantissimo, ma non ho visto la mia squadra inferiore, se si esclude la partita con il Milan, agli altri. Se si verificano continuamente questi errori che facciamo è chiaro che saremo lontani dalla capolista. Ma se saremo più concentrati e cattivi nell’area avversaria, magari iniziamo a vincere.
Dopo la partita con il Genoa ha detto di aver visto la miglior Roma della stagione, ma con il Milan ha cambiato molto. Perché?E perché no?Si gioca ogni tre giorni e questa settimana era particolare: tre partite in sei giorni. Non siamo abituati a questa serie di partite ravvicinate. Questa rotazione è sempre un discorso particolare: se non vinci è un disastro, ma se vinci è uguale, rotazione o no. Quando inizi a perdere la fiducia perché i risultati non arrivano è perché poi giocano sempre gli stessi. Io faccio tutto per ottenere i migliori risultati, non perché mi alzo la mattina e dico “gioca questo o quello”. Lo faccio pensando che sia il meglio per la mia squadra. Se non vinciamo è un disastro, ma se vinciamo come nei miei tre anni precedenti, sono un crack. Mourinho a Madrid fa rotazione ed è bravo…e l’anno scorso non faceva rotazione? Tutto quello che faccio lo faccio perché credo sia il meglio per la mia squadra. Capisco che sono facilmente criticabile, non pretendo di avere la verità assoluta.
La Roma soffre molto sulle palle inattive. Dove sta l’errore, nel posizionamento della linea difensiva? O magari nei metodi di lavoro?Non è la difesa, non la linea difensiva. Stiamo avendo problemi sui calci piazzati e non riguardano solo i quattro difensori ma otto, nove, dieci giocatori. E’ una mancanza di concentrazione di tutti, non della sola linea. E’ generale. Per quello non guardo solo alla difesa ma a tutta la squadra.
Sta lavorando sugli schemi difensivi per le palle inattive?Sì ma quello non significa niente. Se c’è un calcio piazzato c’è sempre la possibilità di prendere gol.
Cosa si sente di risponde a Sacchi che ha detto che lei deve seguire il suo cammino?Lui è stato un grandissimo allenatore, ho avuto modo di parlarci in ritiro. Mi ha fatto i complimenti faccia a faccia. Non è un problema per me quello che dice, io non ho cambiato il mio pensiero su quello che voglio dalla mia squadra. Non sono qui per cambiare il mio pensiero, perché se no che faccio, cambio tutto il discorso ai miei giocatori? Io sono convinto che in questo modo si può vincere.
Secondo le statistiche le sue squadre hanno sempre un buon rendimento a novembre e dicembre, questo perché ci vuole molto tempo per apprendere il suo gioco? O è un discorso di preparazione atletica? La preparazione atletica è nella testa dei ragazzi e lavoriamo ogni giorno per migliorare. Dobbiamo essere freschi di testa. Non so se la statistica è così, se si vince più a novembre e dicembre, conta tutto il campionato. Io rimango ancora fiducioso, succeda quello che succeda. Ancora vedo momenti importanti di miglioramento, non il risultato, quello è stato un disastro, però per colpa di disattenzioni ed errori individuali e in allenamento non era così. Dei diversi giocatori infortunati, eccezion fatta per Juan e Borini, chi è recuperabile? Rosi sì, ritornano Leo e Cicinho. Francesco (Totti, ndr) no. Greco era già con noi da una settimana. Sono benvenuti, quanti più siamo meglio è.
La Roma è solo settima dopo il Novara per tiri in porta, qual è il problema?Dimmi le prime per pericolosità: prima Juventus e seconda la Roma. Nel possesso palla campo avversario chi è la prima? Dobbiamo migliorare la cattiveria lì e la contundenza e la concentrazione nella nostra area. Se vedi le statistiche, le prime nelle classifiche di possesso di palla in campo avversario non sono le squadre più basse in classifica ma le brave, a cui non siamo vicine. In difesa tante volte è un problema di concentrazione. Questa Roma, se dovesse fare un filotto di 4 vittorie, sarebbe più o meno come il Milan.
Ma questa squadra sta lavorando per il prossimo anno? Nessun obiettivo quest’anno? Io lavoro per vincere a Novara, questo è il mio lavoro. Pensare a gennaio o giugno è inutile, non so neanche se ci sarò. Parlare di progetto e idea è un discorso della società che mi piace. Ma penso solo a vincere più partite possibili e non a cosa succederà a gennaio, perché non lo so. Pensare a un’altra cosa mi distrae da quello che è importante. Devo far migliorare la squadra. L’importante è iniziare a vincere, tutto quello che facciamo è per vincere. C’è la voglia di improntare una nuova cultura in prospettiva per il prossimo anno? La possibilità c’è, l’importante è che sappiamo dove andiamo, ma quando si è in competizione bisogna concentrarsi su quello che succede in questa settimana. Il resto lo vedremo.
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