rassegna stampa roma

«Roma a Milano senza i tifosi? E’ inaccettabile»

(Corriere dello Sport – G-D’Ubaldo) La Roma non ci sta. La de­cisione del Casms di vietare ai tifo­si giallorossi la trasferta dell’ 11 maggio a Milano per la gara contro l’Inter è stata contestata dall’attua­le dirigenza.

Redazione

(Corriere dello Sport – G-D’Ubaldo) La Roma non ci sta. La de­cisione del Casms di vietare ai tifo­si giallorossi la trasferta dell’ 11 maggio a Milano per la gara contro l’Inter è stata contestata dall’attua­le dirigenza.

La Roma si giocherà le residue speranze di arrivare alla finale, pur partendo dalla sconfitta per 1- 0 al­l’Olimpico nella gara di andata. Sul divieto è intervenuto il diret­tore operativo Gian Paolo Montali: « Trovo inaccettabile il fatto di aver negato la possibilità ai tifosi della Roma, residenti nel Lazio, di assistere a Milano alla par­tita di ritorno di Coppa Italia, Inter-Roma. E trovo inoltre discriminato­ria questa scelta, anche perchè ai ti­fosi dell'Inter, residenti in Lombar­dia, era stato permesso di assistere alla gara d'andata allo Stadio Olim­pico ». L’INTER - Il provvedimento adottato dal Comitato di analisi per la sicu­rezza delle manifestazioni sportive (Casms) del Viminale ha disposto il divieto di vendita dei biglietti ai re­sidenti nella regione Lazio. Potranno an­dare ad assistere alla partita solo i sosteni­tori giallorossi in possesso della tesse­ra del tifoso. Montali chiama in causa an­che l’Inter: « Chiedo ufficialmente che questa decisione sia rivista e all'In­ter la disponibilità di allestire lo sta­dio di San Siro in modo tale da poter ospitare i nostri tifosi così come la Roma ha già fatto in occasione del­la semifinale d'andata ». LA NOTA - La società giallorossa ha inviato una lettera al presidente del­l’Osservatorio Nazionale, Pietro Ie­va, con la quale si prende posizione in favore dei tifosi: « Abbiamo appre­so con stupore delle decisioni assun­te con le recenti determinazioni del­l’Osservatorio prima e del Casms poi. La Roma in questi anni ha sem­pre rispettato, ed in molti avvenimenti anche operativamen­te condiviso, le deci­sioni di queste essen­ziali istituzioni, ma in questa circostanza sentiamo il dovere di giudicare non appro­priate le scelte effet­tuate. Infatti, alla luce sia dei buoni comportamenti tenuti in questa sta­gione dai nostri tifosi in tutte le pre­cedenti gare nelle quali non sono state adottate analoghe misure or­ganizzative ( Parma, Palermo, Mi­lan, Sampdoria, Cesena), nonché dell’assenza di misure restrittive nella vendita dei tagliandi nella ga­ra di andata del 19 aprile scorso, francamente non riusciamo a com­prendere il motivo che abbia origi­nato tale penalizzante decisione. Ad ulteriore supporto di questa nostra valutazione, ricordiamo anche la gara di Supercoppa del 21 agosto 2010, evento dispu­tato tra le stesse compagini a Milano, dove migliaia di no­stri tifosi hanno po­tuto recarsi senza in­cidenti di sorta ». Con questa lettera la Roma ha chiesto di rivedere la deci­sione presa. Nei prossimi giorni ci sarà la risposta degli organismi che controllano la sicurezza negli stadi. Nonostante la sconfitta dell’Olimpi­co, senza limitazioni i tifosi giallo­rossi a Milano potrebbero essere più di cinquemila.